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Russia ieri e oggi: quando i prigionieri di guerra diventano persone

Russia ieri e oggi: quando i prigionieri di guerra diventano persone

Mosca, 1944. I russi hanno appena vinto la seconda guerra mondiale con un bilancio di oltre 20 milioni di connazionali morti. Il poeta Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, allora bambino, in questo brano tratto dalla sua "Autobiografia preoce" racconta il corteo dei prigionieri di guerra tedeschi lungo i viali della capitale sovietica, circondati dagli sguardi e le urla d'odio delle donne a cui i nazisti avevano portato via parenti e dignità. Una pratica, quella del pubblico ludibrio dei nemici, drammaticamente contemporanea. Qui però succede qualcosa. Ad un certo punto i nemici diventano "uomini". Nel 1944 tornammo a Mosca, mia madre ed io, e fu la…
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Dopo la Crimea il Kazakistan?

Dopo la Crimea il Kazakistan?

Con la riaffermazione della propria sovranità sulla Crimea, la Russia ha archiviato la linea seguita lungo il ventennio post-sovietico nelle relazioni con gli stati emersi dall’Urss. Il Kazakistan, che condivide con Mosca la più estesa linea di confine terrestre al mondo (circa 7000 km) è particolarmente chiamato in causa da tali sviluppi. Nel frattempo si è rianimato un potenziale irredentista nel nord che scuote le basi della convivenza interetnica interna e acuisce la lotta di fazioni interne suscitata dall’avvicinarsi dell’uscita di scena del presidente Nazarbaev. La complicata situazione kazaka è analizzata nel saggio di Fabrizio Vielmini Dopo la Crimea il Kazakistan? pubblicato…
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La mia Crimea, dove mi sento ucraina in mezzo ai filo-russi

La mia Crimea, dove mi sento ucraina in mezzo ai filo-russi

  Quando qualcuno mi chiede di parlare dei fatti accaduti lo scorso febbraio in Ucraina e a marzo in Crimea dico semplicemente che la società ucraina voleva dei cambiamenti e gli ha ottenuti  mentre le persone della Crimea non volevano cambiare e anche loro hanno ottenuto quel che volevano. La rivoluzione ucraina spesso chiamata "Maydan" non era legata all'entrata nell'Unione Europea del Paese, come molti credono. Si trattava di una questione di dignità. Sebbene iniziata come una protesta pacifica contro il drastico aborto del processo di integrazione europea da parte del governo, si è trasformata ben presto in una rivoluzione…
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Algeria – Russia / giovedì 26 giugno, ore 19 – AltroMondiale a Roma

Cucina etnica e musica dal vivo, nell’ambito di AltroMondiale. Giovedì 26 giugno alle 19 per Algeria – Russia (Brasile 2014 – Girone H)   Dalle 19 in poi, una serata dedicata alla cultura algerina e a quella russa in compagnia delle comunità migranti di Roma. L’appuntamento è alla Città dell’altra economia, (zona Testaccio, Roma). Di seguito il programma: ore 21,15: musica algerina col violinista Nabil Hamai ore 22,00: diretta su maxischermo di Algeria-Russia (girone H) Si potranno gustare i piatti tipici delle due nazioni negli appositi stand. A brevissimo i menu dettagliati! GLI ARTISTI DELLA SERATA ALGERIA Nabil Hamai – violinista algerino Figlio d'arte di…
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“La Russia non è più un paese per internet”

“La Russia non è più un paese per internet”

di Alessandro Iacopini Con l’approvazione della nuova legge antiterrorismo, alla lista dei paesi 'nemici di Internet' sarà necessario aggiungere la Russia di Vladimir Putin. Il decreto - proposto nel dicembre scorso dopo il doppio attentato di Volgograd - prevede una serie di restrizioni per le società informatiche straniere che operano nel Paese e una forte limitazione della libertà di espressione on line. LA STRETTA SUL WEB - In primo luogo il nuovo provvedimento colpisce direttamente i colossi dell’informatica occidentali – come Google, Microsoft e Facebook – per il quale è fatto obbligo di possedere in territorio russo i server su cui…
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