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Tifosi del Beitar Jerusalem: “No a ceceni in squadra, ci sia purezza etnica”

Tifosi del Beitar Jerusalem: “No a ceceni in squadra, ci sia purezza etnica”

Arcadi Gaydamak, l'imprenditore israelo-russo proprietario della squadra di calcio Beitar Jerusalem, è intenzionato ad acquistare due giocatori ceceni, Zaur Sadayev e Dzhabrail Kadiyev. Questa volontà non è andata a genio ai tifosi del club che sabato, nel match contro il Bney Yehuda, hanno protestato intonando canti razzisti e islamofobici e hanno inneggiato alla "purezza etnica" del Beitar. Gli striscioni da loro esposti riportavano slogan come "Beitar pura per sempre" e "70 anni di principi". Il club, i cui ultras sono noti per gli atti vandalici nei negozi arabi e per l'accesa xenofobia, mantiene il triste primato di essere l'unica squadra israeliana a…
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Russia, udienza per un imputato morto tre anni fa

Russia, udienza per un imputato morto tre anni fa

Domani, 28 gennaio, si terrà a Mosca l'udienza preliminare nei confronti di Sergei Magnitsky. L'avvocato aveva denunciato apertamente la corruzione ad alti livelli del sistema politico russo. Il procedimento era già stato chiuso, ma una sentenza della Corte Costituzionale del 2011 prevede che nel caso in cui “un sospetto su cui sono in corso indagini o un imputato sotto processo deceda prima della fine del procedimento penale, la famiglia ha il diritto di chiedere che si vada avanti per ottenere la riabilitazione del congiunto”. Sì, avete letto bene. Si parla di imputato deceduto. Sergej Magnitsky è morto nel novembre del…
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Russia, proposta choc: carcere per i giornalisti che danno brutte notizie

Russia, proposta choc: carcere per i giornalisti che danno brutte notizie

Dimenticate brutte notizie e foto cruente. In Russia dicono “Basta!” alla cronaca nera, in fondo meglio parlare di gossip, matrimoni o delle ultime imprese sportive di Vladimir Putin. Ogni tre notizie brutte, sette devono essere positive, questo è l’imperativo; in questo modo la Russia tenta di mettere un ulteriore freno al già vessato mondo dell’informazione. L’obiettivo è “proteggere la psiche della popolazione” e la pena prevista per i giornalisti che non si attengono al tetto fissato andrebbe dai 2 ai 6 anni di reclusione. I Maya sono un ottimo esempio di come si è concretizzato questo diktat; prontamente censurato ogni…
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Russia, l’omofobia è legge: vietata la propaganda gay

Russia, l’omofobia è legge: vietata la propaganda gay

In Russia è stata istituzionalizzata l’omofobia. Con l’entrata in vigore di una legge che vieta la “propaganda gay” in nove regioni, la cosiddetta “omofobia di Stato” è ormai ufficiale:  è proibito parlare dei temi legati all’omosessualità in pubblico, entro i confini dei Paesi che cotituiscono la grande federazione sovietica. Il governo dà una lettura positiva della nuova normativa in materia di omofobia: sarebbe necessaria per garantire la “difesa dei minori”. C’è grande attesa, inoltre, per la data del 19 dicembre, giorno in cui il parlamento dovrà decidere se rendere nazionale la legge che proibisce la “propaganda omosessuale”. Questa svolta reazionaria…
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Russia, caso Magnitsky: foto della cella alimenta sospetti contro Putin

Russia, caso Magnitsky: foto della cella alimenta sospetti contro Putin

Una semplice fotografia, riportata sul Daily Mail, riporta prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica, nonché alla memoria collettiva, la storia di Sergei Magnitsky. Ritrae una cella infestata da escrementi, ratti, insetti e larve, in cui uomini seminudi, colti in un macabro affronto alle loro vergogne, subiscono la vessazione della malnutrizione, dell’abbandono e dell’isolamento. È una foto di una cella della Russia dei nostri giorni, rimbalzata sulle bacheche dei social network, sui siti dell’informazione on line e sugli spazi dei collettivi nati a sostegno delle Pussy Riot, la band punk moscovita colpevole di aver cantato il dissenso contro Putin. E la storia che…
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