seconda guerra mondiale

Ascanio Celestini e le Fosse Ardeatine

Ascanio Celestini e le Fosse Ardeatine

Il 24 marzo 1944 le truppe di occupazione tedesche, in rappresaglia per l'attentato partigiano di via Rasella (in cui morirono 33 soldati), trucidarono 335 civili e militari italiani. Ascanio Celestini, in un monologo risalente al 2011, ricorda magistralmente la tragica pagina nera della storia recente del nostro paese. https://www.youtube.com/watch?v=BFtuLqiR_Ec
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Wallenberg, l’eroe anti-nazista che morì nelle carceri sovietiche

Wallenberg, l’eroe anti-nazista che morì nelle carceri sovietiche

Il 5 ottobre 1981 Raoul Wallenberg, il "Giorgio Perlasca svedese", diventa cittadino onorario degli Stati Uniti. Chi era quest'uomo che ha salvato la vita a migliaia e migliaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale? DALLA NOBILTA' SVEDESE AL GHETTO DI BUDAPEST. Di origine aristocratica, giovane di buona cultura e laureato in architettura dal futuro decisamente raggiante, decide - nel 1944 e a soli trentadue anni - di cambiare la propria vita, fino a quel momento passata negli agi: Raoul prende a cuore la situazione degli ebrei europei, dopo che le voci sullo sterminio per mano nazista raggiungono anche la neutrale Svezia. E proprio…
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A 100 anni dalla nascita Google ricorda Alan Turing

A 100 anni dalla nascita Google ricorda Alan Turing

Un doodle per ricordare (nel centenario della sua nascita) Alan Turing, padre dell'informatica. Nella home di Google si può decodificare la parola "Google" utilizzando nella sequenza l'uno e lo zero del sistema binario, simulando quindi la "macchina di Turing'' (una scatola nera che obbedisce a istruzioni predefinite considerata lo stato embrionale del computer). Considerato una delle menti scientifiche più eccelse di tutti i tempi, Turing fu tra i migliori crittoanalisti che durante la Seconda Guerra Mondiale operavano in Inghilterra, decifrando i messaggi scambiati da diplomatici e militari dell'Asse. A causa della persecuzione omofoba che il governo britannico portò avanti nei suoi…
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Massacro di Katyn. L’Europa condanna la Russia per “trattamento disumano”

Massacro di Katyn. L’Europa condanna la Russia per “trattamento disumano”

di Paola Totaro Solo tra il tramonto e l’alba, i condannati venivano identificati, controllando i loro dati anagrafici. Questi poi, singolarmente, erano ammanettati e portati in una cella isolata. Una volta fatta entrare nella cella, la vittima veniva immediatamente uccisa con un colpo alla nuca. Il rumore dello sparo appositamente mascherato con l’azionamento di macchinari rumorosi, forse ventilatori. In seguito il corpo veniva trasferito all’aperto, di nascosto, passando da una porta posteriore e caricato su uno dei sei camion predisposti per il trasporto dei cadaveri. Ed a quel punto toccava al condannato successivo. Nei pressi di Smolensk la procedura era diversa:…
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