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A Sokone, un Senegal rurale al di là degli stereotipi

A Sokone, un Senegal rurale al di là degli stereotipi

di Valentina Pomatto Dopo 4 ore di viaggio da Mbour su strade sconnesse, Sokone -paesino sul delta del Sine Saloum, nel Dipartimento di Fatick- ci accoglie con un fragoroso temporale. E' la stagione delle piogge e la “brousse” (savana) ha finalmente cambiato volto: il verde è prepotente, la campagna umida odora di pioggia. Siamo a Sokone per incontrare i membri del Groupement d'Intérêt Économique (abbreviato G.I.E., letteralmente “Gruppo di interesse economico”, assimilabile a una nostra cooperativa) con il quale l'ONG Comunità Promozione Sviluppo, per la quale svolgo il servizio civile, collabora da anni. Il G.I.E. Turis Jokkoo, nato nel 2002, si propone…
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Senegal: attacchi alla comunità evangelica, un’ombra sulla tolleranza e la convivenza religiosa

Senegal: attacchi alla comunità evangelica, un’ombra sulla tolleranza e la convivenza religiosa

di Valentina Pomatto Da settembre 2010, 7 chiese evangeliche di Dakar sono state distrutte e saccheggiate. Tre di questi atti vandalici sono avvenuti recentemente, a fine giugno, nel quartieri periferici di Yoff, Thiaroye e Niary-Tally. Questi ripetuti episodi di violenza nei confronti della comunità evangelica pongono inquietanti interrogativi sullo stato di salute della laicità e della convivenza religiosa nel Paese. In una calda domenica pomeriggio, incontro M., Pastore della Chiesa Evangelica. E' il 10 luglio, data scelta inizialmente dalla FES (Fraternità Evangelica del Senegal) per organizzare una manifestazione a Dakar, in seguito agli attacchi subiti da diverse chiese evangeliche della…
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Il Senegal e la dinastia (legalizzata) di Wade

Il Senegal e la dinastia (legalizzata) di Wade

di Valentina Pomatto In uno dei rari momenti della giornata in cui c'è l'elettricità, una folla si assembla in una boutique davanti alla televisione. Ci avviciniamo per vedere: sullo schermo appaiono immagini concitate, gente che lancia pietre, polizia con manganelli e caschi, militari che scortano un uomo in giacca e cravatta. Scene di manifestazioni, la folla per le strade di Dakar che urla ed esibisce cartelloni di protesta. Il gruppo di uomini che guarda la televisione nella boutique del centro di Mbour esulta, applaude, grida. “Che succede?” chiedo, “I manifestanti hanno malmenato un deputato, vedi, si era avvicinato troppo alla folla…
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Senegal, quando l’hip hop fa tremare il potere

Senegal, quando l’hip hop fa tremare il potere

Testo di Valentina Pomatto, immagini di Sarah Fragiacomo Raggiungevo il Senegal a marzo, quando nel mondo arabo scoppiavano le rivolte. Algeria, Tunisia, Egitto, Libia: focolai di ribellione in Medio Oriente e in Nord Africa alimentavano le speranze, e i timori, di una “primavera araba”. In questi mesi i regimi hanno vacillato e un'aria di cambiamento si è estesa nel bacino del Mediterraneo e oltre, fino alla Siria e allo Yemen, tra gli stati più conservatori e autoritari del vicino Oriente. D'improvviso è sembrato che i media, i cittadini e l'opinione pubblica in generale siano tornati a considerare il potere della…
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Senegal, l’attesa e l’arte di cavarsela. Una passeggiata tra le vie di Mbour

Senegal, l’attesa e l’arte di cavarsela. Una passeggiata tra le vie di Mbour

di Valentina Pomatto Quanti, giovani e meno giovani, per strada a Mbour. La vita è per strada, al solito incrocio, appoggiati al muretto, in attesa. In attesa che succeda qualcosa, che passi qualcuno, che la giornata prenda una piega diversa. Questo concetto di attesa non ha nulla a che vedere con quello a cui siamo abituati: non si tratta di un'attesa impaziente, di un fremito, di una proiezione nel futuro. E' piuttosto un'attesa rassegnata, di chi attende perché non ha altra scelta, non ha altra possibilità se non quella di aspettare. “Ici on tue le temps” mi dice Mus, uno del…
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