Yoon Cometti Joyce

La dura vita di chi fa l’asiatico nei film italiani

La dura vita di chi fa l’asiatico nei film italiani

Coreano di nascita, adottato negli anni '80 da una famiglia di Bergamo, Yoon Cometti Joyce è cresciuto tra violenze a sfondo razziale e discriminazioni costanti per la sua fisionomia. Reggere i "muso giallo, tornatene al tuo paese", i "mia figlia non può uscire con uno con gli occhi a mandorla” o i "zao, placele" è stata talmente dura da spingerlo a tentare il suicidio. Unica terapia la recitazione, che gli ha permesso di accettare la complessità della propria identità. Con alle spalle oltre quaranta film realizzati e numerose collaborazioni con giganti del cinema – tra cui Ridley Scott, Martin Scorsese,…
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