Reportage

Senegal, quando l’hip hop fa tremare il potere

Senegal, quando l’hip hop fa tremare il potere

Testo di Valentina Pomatto, immagini di Sarah Fragiacomo Raggiungevo il Senegal a marzo, quando nel mondo arabo scoppiavano le rivolte. Algeria, Tunisia, Egitto, Libia: focolai di ribellione in Medio Oriente e in Nord Africa alimentavano le speranze, e i timori, di una “primavera araba”. In questi mesi i regimi hanno vacillato e un'aria di cambiamento si è estesa nel bacino del Mediterraneo e oltre, fino alla Siria e allo Yemen, tra gli stati più conservatori e autoritari del vicino Oriente. D'improvviso è sembrato che i media, i cittadini e l'opinione pubblica in generale siano tornati a considerare il potere della…
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Senegal, l’attesa e l’arte di cavarsela. Una passeggiata tra le vie di Mbour

Senegal, l’attesa e l’arte di cavarsela. Una passeggiata tra le vie di Mbour

di Valentina Pomatto Quanti, giovani e meno giovani, per strada a Mbour. La vita è per strada, al solito incrocio, appoggiati al muretto, in attesa. In attesa che succeda qualcosa, che passi qualcuno, che la giornata prenda una piega diversa. Questo concetto di attesa non ha nulla a che vedere con quello a cui siamo abituati: non si tratta di un'attesa impaziente, di un fremito, di una proiezione nel futuro. E' piuttosto un'attesa rassegnata, di chi attende perché non ha altra scelta, non ha altra possibilità se non quella di aspettare. “Ici on tue le temps” mi dice Mus, uno del…
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Parigi, Porte de la Villette: immigrati truffati dal governo e aiutati dai rom

Parigi, Porte de la Villette: immigrati truffati dal governo e aiutati dai rom

di Giacomo Lombardi I riflettori mediatici sull'esilio tunisino in Europa si sono spenti. Come se i migranti tunisini non esistessero più e avessero smesso di soffrire. Non è così, ovviamente. A Parigi, loro meta prediletta, li si può trovare a Porte de la Villette, un piccolo parco al confine estremo del comune cittadino. È questo l'ultimo approdo dell'esodo iniziato l'inverno scorso in seguito alla rivoluzione che ha posto fine al governo di Ben Ali. Migliaia di giovani, per la prima volta liberi di scavalcare le strette frontiere della Tunisia, sono fuggiti verso l'Europa dei sogni: la terra del riscatto, della…
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A scuola di protesta, viaggio tra gli indignados di Madrid

A scuola di protesta, viaggio tra gli indignados di Madrid

di Giorgia Losi [singlepic id=74 w=480 h=360 float=none] MADRID - É una notte di gelido vento a Madrid quella del sedicesimo giorno di occupazione di piazza del Sol. Contrariamente alle aspettative, intorno alla mezzanotte qui nessuno si è ancora fermato. L'aria che si respira è eccezionale e inebriante di quel profumo di libertà comune a quei momenti in cui sembra che la gente, unendosi, possa davvero avere una voce in capitolo sulle sorti del proprio paese. La piazza, ormai simbolo e hub centrale della Spanish Revolution degli Indignados, è ormai completamente tappezzata di striscioni, disegni e slogan che tentano di…
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Africa, sessant’anni di solitudine

Africa, sessant’anni di solitudine

Festeggiare la Giornata mondiale dell'Africa significa sforzarsi di tornare a cavallo tra gli anni '50 e '60 e tentare di annusare quel profumo utopico di rivoluzione e cambiamento mischiato all'odore dolciastro del sangue degli innocenti. Significa abbandonare tutte le nostre idee preconcette di democrazia, di modernità, di civilizzazione e abbracciare l'impeto e la violenza di una storia che ci ha visti ora carnefici ora spettatori inermi. Proviamo a ripercorrere questo periodo, banalmente denominato "decolonizzazione". FEDELTA' INCONDIZIONATA. Durante la Seconda guerra mondiale le colonie africane combattevano strenuamente a fianco dei colonizzatori contro nemici sconosciuti. Il futuro primo ministro del Sudafrica Henrik…
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