di Valentina Severin
L’immagine dell’Olanda come patria della tolleranza si è offuscata dopo che è passata in Parlamento la legge che mette al bando le pratiche halal e kasher.
Il 29 giugno il Tweede Kamer (Camera Bassa) ha approvato, con 116 voti a favore e 30 contrari su 150, un decreto proposto dal partito animalista (PvdD) che rende illegale la macellazione di animali che prima non siano stati anestetizzati, senza eccezioni.
La legislazione olandese impone già l’anestetizzazione del bestiame prima dell’uccisione ma, come negli altri Paesi occidentali, esiste una deroga per i macelli rituali islamici ed ebraici, nei quali la morte dell’animale avviene per dissanguamento. La nuova legge, che deve ora essere vagliata dal Senato, elimina questa deroga.
Il milione di musulmani e i circa 50 mila ebrei olandesi potrebbero, quindi, vedersi costretti a scegliere tra importare carni dall’estero o rinunciare alle proprie usanze alimentari, se non ad abbandonare il Paese. Il coro delle due comunità, antagoniste dalla notte dei tempi, è unanime nel sostenere che la legge animalista lede alla libertà religiosa. Elbakkali Elkhammer, presidente del Consiglio Olandese degli Imam, ha fatto notare che ai gruppi religiosi dovrebbe essere concesso il beneficio del dubbio e che, quindi, la legge dovrebbe rimanere così com’è.
Diverso il sentimento di buona parte dell’opinione pubblica olandese, che si dice favorevole all’abrogazione della deroga per i macelli halal e kosher. Il mondo politico, invece, è diviso: mentre l’estrema destra appoggia caldamente il decreto, gli esponenti di centro, si dimostrano più cauti e hanno già proposto un emendamento che permetta ai macelli rituali di non perdere la licenza qualora fosse possibile dimostrare che le pratiche halal e kosher non infliggono più sofferenza agli animali dell’uccisione con anestesia. Nettamente contrari alla legge i Cristiano-democratici, che temono che l’Olanda possa perdere la propria tradizionale immagine di patria della tolleranza.
Henk Blekers, Segretario degli Affari Economici e dell’Agricoltura, ha affermato, citando la Convenzione Europea sui Diritti Umani, che in sede di valutazione il Gabinetto presterà attenzione a come legge animalista e libertà religiosa interagiscono vicendevolmente. Non molla la presa, invece, il PvdD, che ritiene che risparmiare sofferenze agli animali sia più importante che seguire delle pratiche rituali.
Qualora il Senato approvasse definitivamente il decreto del PvdD, l’Olanda sarebbe il secondo Paese, dopo la Nuova Zelanda, ad abolire halal e kosher in tempi recenti. Prima di loro solo Svizzera, Scandinavia e Paesi Baltici, che bandirono i macelli rituali nel contesto antisemita degli anni Trenta.
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