Colpevole di aver ucciso un ufficiale di polizia 19 anni fa. Una colpevolezza basata sulla testimonianza di 9 persone. Di queste, 7 hanno ribaltato la propria deposizione e in quelle degli altri due ci sono fortissime incongruenze. Non esistono altre evidenze. L’arma non è stata mai ritrovata. Nessuna traccia di dna. Troy è morto il 21 settembre 2011. La lettera che segue è stata scritta lo scorso 10 settembre.
A tutti:
Voglio ringraziare tutti voi per i vostri sforzi e per la vostra dedizione ai diritti umani e alla bontà umana, l’anno scorso ho vissuto forti emozioni, gioia, tristezza e infinita fede. E’ a causa di tutti voi che io sono vivo oggi, guardando mia sorella Martina sono meravigliato dall’amore che ha per me e, naturalmente, mi preoccupo per lei e per la sua salute, ma come lei mi dice, lei è la più grande e non vuole abbandonare questa battaglia al fine di salvare la mia vita e dimostrare al mondo che io sono innocente di questo terribile crimine.
Sto ricevendo posta da tutto il mondo, da luoghi che mai avrei sognato di conoscere e da persone che parlano lingue diverse ed esprimono culture e religioni diverse di cui io avrei solo potuto sperare di vederli un giorno in prima persona. Sono umiliato dall’emozione che riempie il mio cuore di travolgente, traboccante felicità. Non sono in grado nemmeno di spiegare l’insorgenza delle emozioni che provo quando provo ad esprimere la forza che traggo da tutti voi, aumenta la mia fede e mi mostra ancora una volta che questo non è un caso sulla pena di morte, questo non è un caso su Troy Davis, questo è un caso sulla giustizia e sullo spirito umano che prevale la giustizia.
Non posso rispondere a tutte le vostre lettere ma le leggo tutte, non posso vedervi tutti ma posso immaginare i vostri volti, non posso sentirvi parlare ma le vostre lettere mi portano ai confini più lontani del mondo, non posso toccarvi fisicamente ma sento il vostro calore ogni giorno che esisto. Quindi vi ringrazio e ricordate che io mi trovo in un posto dove l’esecuzione può distruggere la vostra forma fisica ma a causa della mia fede in Dio, nella mia famiglia e in voi sono stato libero spiritualmente per qualche tempo e a prescindere da ciò che succede nei giorni, nelle settimane che verranno,dobbiamo accelerare questo Movimento per porre fine alla pena di morte, per inseguire la vera giustizia, per esporre un sistema che non riesce a proteggere gli innocenti.
Ci sono così tanti altri Troy Davis.
Questa battaglia per porre fine alla pena di morte non è vinta né persa attraverso di me, ma attraverso la nostra forza di andare avanti e salvare ogni persona innocente incarcerata in ogni parte del mondo. Abbiamo bisogno di smantellare questo sistema ingiusto città per città, stato per stato e paese per paese. Non vedo l’ora di Stare con voi, non importa se questo è in forma fisica o spirituale, un giorno dirò,
«IO SONO TROY DAVIS, E SONO LIBERO!»
Continuate a lottare per la Giustizia e vinceremo!
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Sono molto deluso. Credevo che con obama l’america avesse definitivamente voltato pagina, anche dal punto di vista della normativa che prevede la pena di morte, che, chiaramente, non viene applicata proprio a tutti, giacche se sei ricco e hai un buon avvocato difficilmente il boia si appropriera’ di te. Invece da obama nessun’intervento, lui che e’ un avvocato di successo avrebbe potuto per lo meno obbiettare, cosi come aveva fatto qando fu arrestato quel professore scambiato per un ladro mentre invece stava entrando a casa sua. E invece se ne lavato i coglioni, cosi, come un bush qualsiasi.
AMERICA VERGOGNATI !! Non è possibile che non sia possibile impedire una tale ingiustizia ! Se la mobilitazione fosse stata di TUTTI gli americani, Troy Davis, oggi ,sarebbe un uomo LIBERO VIVO !!
Ho gli occhi pieni di pianto e tu sei con noi con lo spirito caro Davis.
…Il tuo respiro,anche l’ultimo adesso e’ in noi, che siamo te nel tutto..