Alì Darwish, star di YouTube a sedici anni. Ridendo dei luoghi comuni sull’Islam

di Joshua Evangelista

Ha un canale video su YouTube. Come tanti. Ha sedici anni ed è appassionato di web. Come tanti altri adolescenti. La differenza, rispetto ai “tanti”, è che Alì Darwish su internet non posta video di cantanti, candid camera o tutorial. I suoi tormentoni sono i luoghi comuni degli italiani sui musulmani, visti dal punto di vista “fresco” di un immigrato di seconda generazione.

Alì, presentati agli amici di Frontiere News. Perché dovrebbero vedere i tuoi video?

Perché sono un qualcosa di nuovo, di originale. A mio parere sono pochi i canali che parlano di argomenti così importanti. Il fatto che si parla di attualità nei miei video aiuta a crescere e convivere, conseguenza della tolleranza che ci arriva dalla conoscenza.

Hai 16 anni e parli di tolleranza e di conoscenza. Quanto è attiva la scuola italiana nell’educare al rispetto reciproco?

Non posso parlare di scuola italiana, intesa come tutto il sistema scolastico italiano, ma posso parlare della mia esperienza. Secondo me più della scuola, è importante l’educazione che si riceve a casa. A scuola l’educazione al rispetto varia da professore a professore, mentre la casa e la famiglia, i genitori, sono coloro che devono far nascere,imprimere e sviluppare questo senso nei ragazzi.

E secondo te ci riescono?

Credo che se si cominciano ad imprimere questi valori sin dall’infanzia del ragazzo, questi nel tempo crescono e si sviluppano. Altri fattori implicano la riuscita o meno, come ad esempio le esperienze personali.

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Nei tuoi video ti diverti a prendere in giro i luoghi comuni sull’integrazione. E fai tantissimi esempi di buonismo o di finta tolleranza. Ne deduco che c’è qualcosa che non va nell’approccio educativo al quale ti riferivi prima.

Non tutti ricevono l’educazione in casa e la trasimissione di questi valori. E tutto questo sfocia in una falsa tolleranza o nell’intolleranza stessa.

Raccontami una delle banalità sull’islam che senti più frequentemente.

Che le donne nell’Islam sono considerate inferiori, oppure c’è ancora chi dice che l’Islam incita a compiere azioni da kamikaze.

E una stupidaggine che, appena l’hai sentita, hai pensato: “questa la devo raccontare in video”?

Mi hanno detto che il Corano e la scienza sono incompatibili e non possono andare d’accordo. Allora subito ho fatto un video dove si vede che il legame fra Corano e scienza è presente.

Che riscontro hai avuto dai tuoi amici non musumani?

Inizialmente prese in giro, non tanto per gli argomenti ma per il modo inusuale di trattarli. In seguito si sono appassionati, si fa per dire, e li seguono senza fare più critiche dal punto di vista tecnico.

E dai tuoi amici musulmani? Nella tua pagina ho letto molte segnalazioni di ingiustizie subite a causa della religione (es. “Ti offrono un panino con il maiale e poi ti chiedono scusa”).

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Dagli amici musulmani, ho avuto un riscontro positivo. In alcuni casi un piccolo video divertente può dare più di un’intera lezione noiosa. Ed è per questo che credo che piacciano.

Chiudo con una domanda inevitabile. Cosa vuoi fare da “grande”?

Non mi è ancora chiaro. Ho tanti sogni; vorrei fare il medico, ma un altro mio sogno è quello di lavorare nel campo cinematografico.Vorrei, attraverso i film, far arrivare il vero messaggio della mia religione.

E qual è?

Non è un messaggio unico. Sono le risposte a tutti gli stereotipi e i pregiudizi che la gente ha.

Uno dei video di Alì:


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