La procura di Forlì ha accusato Adama, la senegalese scelta come simbolo per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, di calunnia. Secondo la procura la donna, rinchiusa nel Cie di Bologna, che aveva denunciato di essere stata vittima di uno stupro, si sarebbe inventata tutto.In seguito al suo caso Adama aveva ottenuto il permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale. Da allora la donna vive in una struttura protetta.
Secondo la procura, che ha archiviato il fascicolo sulla violenza, la senegalese avrebbe prodotto documenti di un falso matrimonio contratto in Senegal, per poi sostituirsi a un’altra donna senegalese residente a Genova. Con questa identità avrebbe aperto conti correnti, denunciato smarrimenti di bancomat e richiesto ricongiungimenti famigliari.
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