Mustafà, il re di Porta Portese (video)

Tra la folla di Porta Portese, tra il vociare dei venditori e l’andirivieni dei clienti, c’è sempre stato qualcuno che sapeva come farsi notare. Mustafà, ambulante egiziano, non è uno qualsiasi. Con la sua parlantina travolgente, lo slang romanesco e una raffica di battute, trasforma la vendita di un pelaverdure in un vero show.

Ogni domenica si piazza dietro al suo banchetto e affetta ortaggi con la sicurezza di chi lo fa da una vita. Il pubblico si ferma, ride, si diverte. Qualcuno compra, qualcun altro sta lì solo per godersi lo spettacolo. E lui non si risparmia, perché vendere, per lui, non è solo un mestiere: è un’arte.

A un certo punto, un video che lo riprende in azione finisce su YouTube. La gente lo condivide, i giornali ne parlano. In pochi giorni, diventa virale. Perché Mustafà non è solo un venditore, è uno di quei personaggi che rendono un posto speciale.

Porta Portese è sempre stata così, un mercato dove non si viene solo a comprare, ma anche a vivere un pezzo di Roma. Nel tempo è cambiato, ha perso qualcosa e guadagnato qualcos’altro, ma certi personaggi restano impressi. E Mustafà è uno di quelli.

Guarda i video qui sotto e scopri perché.

Porta Portese: il mercato dove trovi di tutto

Porta Portese è un rito della domenica mattina. Da più di settant’anni, tra le sue bancarelle si compra, si contratta, si chiacchiera e si scoprono tesori nascosti. È un pezzo di Roma che resiste, dove il passato si mescola al presente e ogni oggetto ha una storia da raccontare.

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Nato nel dopoguerra, è diventato il posto dove si trova di tutto: libri antichi, vinili introvabili, biciclette rimesse a nuovo, vestiti vintage, orologi da collezione, lampade Art Déco, cianfrusaglie improbabili e chissà cos’altro. C’è chi ci viene per il gusto di girare tra i banchi, chi cerca l’affare della vita e chi, invece, viene solo per il piacere di respirare quell’aria unica, tra voci che si sovrappongono, odore di caffè e battute in romanesco.

E quando si è finito di curiosare tra la folla? Basta fare due passi per ritrovarsi nel cuore di Trastevere, tra vicoli pieni di storia e trattorie dove il tempo sembra essersi fermato. O magari si può attraversare il Tevere e scoprire il Ghetto Ebraico, un altro pezzo di Roma che racconta secoli di vita.

Porta Portese è così: ci si va per comprare, ma si torna per l’atmosfera. E personaggi come Mustafà sono quelli che lo rendono speciale.


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