“Una situazione drammatica, difficile da gestire” sono queste le parole usate da Benedetto XVI durante l’omelia cresimale a San Pietro, riferendosi a ciò che sta accadendo in Austria, dove un gruppo di sacerdoti avrebbe lanciato la proposta di ordinare le donne al sacerdozio.
Le donne sacerdoti sono un argomento fastidioso per la chiesa e il Pontefice ha dichiarato che crede nella buona volontà di questi preti austriaci, sottolineando che la disobbedienza non è la strada da intraprendere per portare avanti il dialogo: ““La disobbedienza è veramente una via? Si può percepire in questo qualcosa della conformazione a Cristo, che è il presupposto di un vero rinnovamento, o non piuttosto soltanto la spinta disperata a fare qualcosa, a trasformare la Chiesa secondo i nostri desideri e le nostre idee?”.
L’iniziativa è stata presa dal monsignor Helmut Schueller, 59 anni, parroco di St. Stephan nel villaggio di Probstdorf. In passato è stato anche presidente della Caritas austriaca e vicario generale del cardinale arcivescovo di Vienna Cristoph Schoenborn. Un’iniziativa lanciata nel lontano 2006, la cosiddetta “Pfarrer-Initiative” che punta al sacerdozio femminile, la comunione ai divorziati risposati, l’abolizione dell’obbligo del celibato, l’apertura ai laici.
Una riforma parziale ma consistente della Chiesa Romana Cattolica che ai vertici risulta alquanto eretica. Per ora sono circa 400 i preti che hanno aderito a questa “proposta della disobbedienza”
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