Una rete nazionale e internazionale tra operatori e organizzazioni per tutelare le donne costrette ai matrimoni forzati. E’il progetto nato grazie ad Actionaid e Trama di Terre con il sostegno anche della Fondazione Vodafone Italia con l’ambizione di arrivare nelle aule del Parlamento attraverso attività di sensibilizzazione e di pressione.
Sempre più sta crescendo il fenomeno delle giovani ragazze costrette, con la forza o con l’inganno, a tornare nei loro Paesi d’origine per sposarsi con uomini che non conoscono e che non amano. Un fenomeno presente anche in Italia, dove tante giovani donne e bambini di origine straniera subiscono violenze fisiche e psicologiche, stupri, sequestri e rimpatri forzati, a volte anche la morte.
“Cercheremo di dar voce a tutte quelle donne che in questi anni si sono rivolte a noi per essere aiutate e che la polita ignora, relegando il problema a una questione di carattere strettamente familiare e privato” ha spiegato Tiziana Dal Pra, presidente di Trama di Terre, un’associazione che opera in Emilia Romagna in aiuto delle donne vittime di violenza.
Il progetto, presentato a Roma, prevede attività di sensibilizzazione tra i cittadini e di pressione su Governo e Parlamento affinché vengano elaborate leggi per tutelare queste donne. A partire dalla richiesta di estendere l’articolo 18 del Testo Unico anche alle ragazze costrette ai matrimoni forzati.
F.C.
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