Dopo il “Non si affitta ai meridionali” degli anni ’60, la provincia di Imperia torna a essere teatro di episodi di razzismo. Luigi Pozzi, dirigente milanese in pensione, desiderava trasferirsi con la moglie proprio nella città ligure. Qui iniziano i problemi; la moglie è infatti “rea” di essere romena. Ma procediamo con ordine. La trattativa tra l’agenzia immobiliare e il signor Pozzi era ormai in procinto di chiudersi positivamente, ma non appena emerse la nazionalità della neo-moglie (i due sono sposati da pochi anni), l’agenzia tagliò i contatti con un secco: “Beh se sua moglie è romena allora non se ne fa niente!”. Indignato il milanese si è quindi rivolto a molti giornali online e cartacei. “Sono molti i proprietari che hanno paura dei romeni. Perché potrebbero portarsi in casa il resto della famiglia d’origine, oppure perché non vogliono ritardi nei pagamenti”, si difende l’agenzia. “Non si affitta a romeni, africani, marocchini o bengalesi ma pure agli italiani che hanno deciso di sposarsi con loro e di costruire una famiglia con loro. Alcuni nostri clienti non desiderano averli come inquilini e la padrona della casa che lei intendeva affittare è una di queste”. “Raramente sono stato così umiliato in vita mia”, si è lamentato in uno sfogo il signor Pozzi, che rivoltosi ad un’altra agenzia non ha avuto difficoltà a trovare casa.
Gioacchino Andrea Fiorentino
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