Dopo l’attacco di domenica a Garissa, vicino il confine con la Somalia, i leader musulmani del Kenya hanno deciso di formare gruppi di autodifesa per proteggere le chiese. Adan Wachu, capo del Consiglio supremo dei musulmani del Kenya, ha detto alla Bbc che gli attacchi erano puri atti di terrorismo e che i cristiani, in quanto minoranza, vanno protetti a tutti i costi. “Ci sono persone là fuori determinate a fare del Kenya una nuova Nigeria”, ha dichiarato poi Wachu, che presiede anche il Consiglio inter-religioso del Kenya. “Non permetteremo a questo paese di cadere in divisioni settarie. Chi vuole questo ovviamente fallirà”. “Abbiamo deciso di stare tutti insieme come un fronte unito”. Sono circa 30, per il momento, le chiese che godranno della protezione di questa rete di giovani musulmani. “Il servizio alle chiese non verrà esercitato solo a Garissa, ma in qualunque altro luogo che i cristiani riterrà opportuno”, ha concluso Wachu.
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Nord America21 Dicembre 2024“Uccidi l’indiano, salva l’uomo”: La storia dimenticata dei collegi per i nativi americani
Asia & Oceania21 Dicembre 2024Wu Zetian, l’imperatrice che riscrisse le regole del potere in Cina
Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà