Kenya, un coordinamento musulmano per proteggere i cristiani

Dopo l’attacco di domenica a Garissa, vicino il confine con la Somalia, i leader musulmani del Kenya hanno deciso di formare gruppi di autodifesa per proteggere le chiese. Adan Wachu, capo del Consiglio supremo dei musulmani del Kenya, ha detto alla Bbc che gli attacchi erano puri atti di terrorismo e che i cristiani, in quanto minoranza, vanno protetti a tutti i costi. “Ci sono persone là fuori determinate a fare del Kenya una nuova Nigeria”, ha dichiarato poi Wachu, che presiede anche il Consiglio inter-religioso del Kenya. “Non permetteremo a questo paese di cadere in divisioni settarie. Chi vuole questo ovviamente fallirà”. “Abbiamo deciso di stare tutti insieme come un fronte unito”. Sono circa 30, per il momento, le chiese che godranno della protezione di questa rete di giovani musulmani. “Il servizio alle chiese non verrà esercitato solo a Garissa, ma in qualunque altro luogo che i cristiani riterrà opportuno”, ha concluso Wachu.

 


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