Violenza sessuale a Torpignattara: dopo lo stupro, le polemiche

A ventiquattr’ore dallo stupro che si è consumato a Roma, nel parco di Torpignattara, esplode la polemica. Il Sindaco Gianni Alemanno, ha rilasciato dichiarazioni perentorie: “L’aggressione sessuale perpetrata ieri nel parco di Torpignattara è una violenza particolarmente odiosa. Mi auguro che nei confronti dell’emigrato magrebino, che prima ha tentato di circuire la donna e poi l’ha violentata, siano applicate delle pene esemplari”.

Anche altri rappresentanti delle istituzioni si sono detti colpiti dalla violenza perpetrata ieri in danno della donna. E, tra gli Assessori che hanno rivolto parole di apprezzamento nei confronti delle forze dell’ordine, celeri nell’assicurare l’uomo alla giustizia, e Consiglieri che hanno espresso solidarietà alla donna, dichiarando di “non voler speculare su una vicenda terribile”, c’è anche chi si è lanciato in analisi a sfondo razziale.

“Se nel Maghreb il concetto del rifiuto di avances porta alla violenza sessuale, in Italia no e chi si macchia di tale reato è punito” –ha affermato Ludovico Todini, consigliere Pdl, che ha poi proposto di “dare seguito al principio secondo il quale i pregiudicati stranieri scontino la pena nei loro paesi di provenienza e siano, così, messi in condizione di non nuocere ulteriormente”.

Ma ad esprimersi sulla vicenda non sono stati solo gli esponenti di politica e amministrazione comunale. Anche le donne si sono fatte sentire: quello di Francesca Koch, presidente dell’associazione femminista Casa delle Donne, è stato un duro intervento. Si è rivolta direttamente al primo cittadino della Capitale, capace soltanto di individuare “il capro espiatorio”. Una tecnica vecchia, che non ha mai portato a nessun miglioramento in termini di sicurezza sociale.

Piuttosto Alemanno, ha proseguito la Koch, “farebbe meglio a fare autocritica. Sotto questa amministrazione, i casi di violenza si sono moltiplicati. E i più fragili sono stati emarginati”. Il presidente di una delle più importanti realtà dell’associazionismo femminista del Paese, si è detta addolorata per quanto accaduto a Torpignattara.

E anche indignata, perché questa ennesima violenza mostra il grande stato di abbandono in cui verte Roma. “Nonostante le promesse strombazzate da Alemanno nella precedente campagna elettorale, in questi anni abbiamo assistito a un progressivo degrado della convivenza civile” –ha aggiunto Francesca Koch- che poi ha suggerito al Sindaco e alla sua Giunta di “fare autocritica” sugli innumerevoli casi di violenza sessuale, fascista e razzista avvenuti nelle strade della Capitale.

Il presidente della Casa delle Donne ha, inoltre, criticato duramente proprio le politiche razziste e omofobe di Gianni Alemanno: “Ma di quale accoglienza parla? Le politiche razziste di questa amministrazione, unite ai tagli sugli interventi sociali, hanno lasciato un segno profondo su questa città. Condannando a un crescente isolamento proprio le persone più fragili ed emarginate”.

In coda al suo intervento, la Koch ha analizzato criticamente lo stupro di ieri: il magrebino ha agito indisturbato, a dimostrazione di come nessuna soluzione sia mai stata adottata in termini di “prevenzione del crimine”, aggiungendo che “un maschio che stupra è un maschio che stupra. Indipendentemente dalle sue origini”.

Roma, dunque, non sarebbe peggio di altre città. Certamente, però, se un tempo aveva fama di metropoli tollerante e bonaria, negli ultimi anni sta vivendo un crescente degrado. Nonostante gli slogan e i successi sbandierati dalla politica.

                                                                                                                                                                                                                                              Emilio Garofalo

 


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1 Comment

  • IN pratica secondo la koch alle origini di questo stupro non vi sarebbe l’assoluto disprezzo dell’identità femminile tipica dei musulmani e, in generale, dei paesi da cui provengono questi immigrati, ma del sindaco che non ha provveduto ad “includerli” nel tessuto civile romano.
    Analisi assurda, tipica delle mentalità deviate di tanti imbecilli adepti del culto nichilista dell’uguaglianza a tutti i costi (ma solo se i costi li paghiamo noi italiani!).
    Vorrei invitare la koch a farsi promotrice di iniziative in favore di questi magrebini, da attuarsi possibilmente di sera, presso i loro rifugi. Ci vada da sola, magari in gonnella, sono certo che i risultati saranno molto pisitivi!!

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