Concessa la libertà su cauzione a Rimsha, la bimba cristiana accusata di blasfemia per aver bruciato pagine del Corano: mezzo milione di rupie, circa 5200 dollari. La decisione è stata presa dopo l’arresto del suo accusatore, l’imam Khalid jadoon, in quanto accusato di aver aggiunto pagine del Libro nel mucchietto di carta bruciato dalla bambina e, quindi, di blasfemia.
L’assistente dell’imam, Hafiz Muhammad Zubair, ha parlato della manomissione delle prove al magistrato, dichiarando di aver tentato di dissuadere il religioso e affermando che la risposta di quest’ultimo sarebbe stata: “Sapete che è l’unico modo per espellere i cristiani da quest’area”. Già qualche giorno fa, a sostegno della piccola, si era schierato uno tra i più importanti leader musulmani del Paese, definendola “figlia della nazione”.
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