Enrico Sassoon ha lasciato oggi la società Casaleggio Associati, di cui era socio di minoranza. L’uomo ha motivato la sua scelta in una lettera al Corriere della Sera. Innanzitutto la questione Beppe Grillo: benché la sua (ormai ex) società si occupi anche della gestione di buona parte della comunicazione del MoVimento del comico genovese, Sassoon ha dichiarato di non conoscere Grillo, né di averci mai parlato. E smentisce i suoi rapporti con i poteri forti: “I media hanno speculato in merito interpretando il mio ruolo come rappresentante di più o meno precisati «poteri forti» intenzionati a infiltrare, tramite la Casaleggio Associati, il blog di Beppe Grillo e, tramite Gianroberto Casaleggio, il movimento politico. In breve, non rappresento alcun potere forte, né in generale né nello specifico, né ritengo che alcun potere forte si senta rappresentato da me”.
E poi la questione razzismo. Vittima della teoria del complotto pluto-giudaico-massonico, Enrico Sassoon è stato infatti coinvolto – dai blog antisemiti ai siti di contro-informazione complottista, passando per i Meet Up di supporto allo stesso Beppe Grillo – in quelle che lui definisce “diffamazioni e calunnie di violenta intensità, basate su ancor più farneticanti teorie del complotto”.
“Dal mio cognome ebraico“, ha continuato Sassoon, “si è risaliti a una famiglia con lo stesso nome che operava 250 anni fa nella Compagnia delle Indie che commerciava in droghe e spezie con Cina e India: tanto basta per vedermi associato, un quarto di millennio dopo, a una «potente dinastia di narcotrafficanti». E non si parla di un pazzo isolato: sono decine i siti che riportano queste piacevolezze, associandomi volta a volta a Bilderberg, Massoneria, Mossad, Illuminati, Lobby delle multinazionali, circoli esoterici e altre amenità di questo tipo da far impallidire Dan Brown o l’Umberto Eco del «Cimitero di Praga» “.
Leggi qui tutta la lettera di Enrico Sassoon al Corriere della Sera.
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