”E’ una vergogna. Il respingimento è una vergogna e l’uso delle armi ancora peggio: è come quando uno sta morendo di fame e chiede un pezzo di pane a chi è al banchetto. E si sente rispondere di andare via perché disturba’.’ Il cardinale Antonio Maria Vegliò, a capo del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti commenta così l’ultima tragedia avvenuta a largo di Lampedusa.
Intervistato dal Sir, Vegliò ha però spiegato che è “normale un controllo, perché l’apertura anche umana e cristiana non vuole dire essere degli ingenui. Il flusso dei migranti e’ un problema che deve essere affrontato con giudizio, non respingendo tutti in mare né dicendo di venire tutti”.
Sui migranti la posizione del Vaticano prevede quindi “che questo fratello che viene, è un fratello nostro. E quindi ha gli stessi nostri diritti e doveri. E’ quindi una posizione di apertura perche’ sono nostri fratelli e figli di Dio, ed è un richiamo alla responsabilità a chi arriva qui, al quale si chiede di essere pronto a osservare le leggi. E soprattutto occorre cercare l’integrazione, conservando la
propria identità religiosa e umana in un contesto di pluralità”.
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L’unica vergogna è la loro approvazione della proliferazione selvaggia del terzo mondo. Non è che chi viene disturba, è che non c è proprio posto per lui. Sette miliardi di uomini formica al mondo, e dovrebbero vivere tutti comodamente come in Occidente? Sì, bel film davvero.
potrebbero cominciare a dare il buon esempio spogliandosi delle loro ricchezze e dandole alla povera gente che viene…