foto di Stefano Romano
Musica, danza, arti grafiche e testimonianze ne “Una bella notizia“, il concerto-evento progettato da Hope con il patrocinio di Roma Capitale, avvenuto giovedì 18 ottobre nell’ambito della giornata di confronto e dialogo in occasione della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi.
Più di mille persone hanno assistito, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, a una serata di alto livello artistico. Dalla cantautrice statunitense Jackie Francois a dal duo hip-hop francese Sentinel Crew (i cui membri vengono dalle banlieue parigine), alla stupenda voce gospel della cantante britannica Lois Kirby e alla contralto giapponese Mika Kunii (che ha interpretato magnificamente l’Ave Maria di Gounod); passando per Bixas Liberateur che, da Kinshasa, ha portato una canzone sulle schiavitù, vecchie e nuove, fisiche e culturali. Oltre a questi (e tanti altri) cantanti, erano presenti anche i brasiliani del gruppo internazionale di danza “Shalom” e la Compagnia Balletto Classico. Coinvolgente ed emozionante anche l’esibizione della sand artist Gabriella Compagnone, il cui spettacolo ha ottenuto particolare riscontro positivo dal pubblico.
L’evento, presentato da Francesca Fialdini e da Enrico Selleri e diretto da Marco Brusati, ha avuto anche momenti di testimonianza, tra cui quella della Comunità di Sant’Egidio che – con le parole di don Angelo Romano – ha condiviso l’esperienza dell’impegno nel mondo o quella del direttore del Centro Astalli, padre Giovanni Lamanna, sulla loro opera tra i rifugiati in Italia.
Valerio Evangelista
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Asia & Oceania22 Dicembre 2024Yasuke, il samurai africano che stupì il Giappone del XVI secolo
- Europa22 Dicembre 2024Come i nazisti si appropriarono del nudismo socialista per veicolare il mito della razza ariana
- Nord America21 Dicembre 2024“Uccidi l’indiano, salva l’uomo”: La storia dimenticata dei collegi per i nativi americani
- Asia & Oceania21 Dicembre 2024Wu Zetian, l’imperatrice che riscrisse le regole del potere in Cina