Quali alternative al modello economico iper capitalista che ci buttati in questa crisi profonda e che le ricette di “riparazione” sembrano continuare a perpetuare? Nasce da questa esigenza l’Alleanza per i beni comuni, un appello lanciato in rete da diversi amministratori locali sparsi per lo Stivale e da alcuni dei protagonisti del dibattito ecologista in Italia. L’idea è quella di creare un soggetto politico nuovo che possa contrapporsi all’agenda Monti per le elezioni politiche del 2013, così come un’alternativa al Pd e al Movimento 5 stelle.
“Le prossime elezioni – si legge nell’appello – probabilmente vedranno una contesa tra poli costruiti e strutturati attorno alla cosiddetta “agenda Monti”. Qualcuno persegue in maniera molto chiara il Monti bis, altri si definiscono alternativi ma sono in realtà portatori delle stesse ricette, ormai provate e riprovate, che non possono essere la soluzione alla crisi economica, ambientale e morale del Paese”. Tra i punti del manifesto democrazia diretta, abolizione dei privilegi della politica, politica al di sopra della finanza e del mercato, lotta alla precarietà, fondi a scuola e università pubblica, investimento a sostegno della formazione, della ricerca e dell’innovazione, difesa del servizio sanitario pubblico, appoggio alle battaglie per i diritti civili e per la laicità dello Stato, lotta alle mafie e contrasto generale alla cultura dell’illegalità.
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