Anche i figli di extracomunitari senza permesso di soggiorno avranno diritto al pediatra di base.
Questa la parte più importante di un documento che verrà approvato nei prossimi giorni dalla Conferenza Stato-Regioni, e che porterà uniformità nell’assistenza sanitaria in Italia.
“Siamo riusciti finalmente ad arrivare ad un provvedimento per migliorare alcuni problemi dell’assistenza sanitaria agli immigrati”, ha dichiarato il ministro della salute Renato Balduzzi, riferendosi ai medici del Simi (Società italiana medicina dell’immigrazione).
Allo stato attuale solo l’Umbria ed in parte la Puglia prevedono che il minore di una famiglia clandestina rientri tra i beneficiari dell’assistenza sanitaria e venga seguito da uno specifico pediatra di base. Negli altri casi questi bambini vengono sballottati tra consultori ed ambulatori per adulti.
Salvatore Geraci, presidente della Simi e responsabile sanita Caritas ha affermato: “Il documento era già pronto un anno fa. È un salto culturale perché cancella le diseguaglianze. Non era giusto che ogni Regione si regolasse autonomamente in base alla locale impostazione politica”.
Il documento in approvazione prevede inoltre un intervento a favore dei rom in “fragilità sociale”, gli anziani e il diritto automatico all’assistenza sanitaria per chi presenta domanda per la sanatoria in corso.
Paola Totaro
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