Shoah, presentato ddl contro il negazionismo

Il 16 ottobre scorso, nella Sala dei Caduti di Nassirya del Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge sull’istituzione del negazionismo dell’Olocausto come reato penale. Non è stato scelto un giorno a caso: in questo stesso giorno del 1943, gli ebrei di Roma furono deportati nei lager tedeschi dagli alleati nazisti.

La conferenza stampa. Numerosi i partecipanti, a rappresentare la Comunità ebraica romana c’era il Presidente Riccardo Pacifici, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, il Presidente dell’Unione delle Comunità Italiane Renzo Gattegna; le istituzioni hanno partecipato con il Presidente del Senato Renato Schifani e dei Capigruppo Anna Finocchiaro e Maurizio Gasparri. Alla presentazione c’era anche Piero Terracina (sopravvissuto ad Auschwitz) e i familiari di Shlomo Venezia, l’ultimo testimone italiano del Sonderkommando, scomparso recentemente.

I promotori. L’iniziativa è stata presentata dalla senatrice Silvana Amati, prima firmataria del ddl, la quale si è detta emozionata e soddisfatta per un progetto a cui stanno partecipando quasi tutti i gruppi politici. Altro promotore del ddl, l’on. Lucio Malan che, a coloro che sostengono che il negazionismo altro non è che un reato d’opinione ha ribattuto: anche la Shoah è iniziata solo con le parole, con la diffusione di odio e di calunnie.

La finalità del disegno di Legge. Il ddl prevede la modifica dell’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n.654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come definiti degli art. 6, 7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale, istituendo la pena della reclusione fino a 3 anni per chiunque faccia apologia dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, ovvero nega la realtà, la dimensione o il carattere genocida degli stessi. Il fine ultimo è quello di contrastare ogni forma di negazionismo, o minimizzazione del fenomeno del genocidio, con particolare riferimento alla Shoah.

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Gli interventi. Il Presidente del Senato Schifani ha sostenuto l’importanza del ddl per difendere la memoria e la verità, la senatrice Finocchiaro si è soffermata sul senso di colpa che prova da italiana non ebrea e l’on. Gasparri ha sottolineato l’esigenza di agire con rapidità. Per finire la professoressa Donatella Di Cesare, autrice del libro “Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo” ha detto: “i primi negazionisti sono stati proprio i nazisti, i quali hanno tentato di occultare i loro crimini nascondendo ogni prova.

Negli ultimi anni i negazionisti delle camere a gas si sono moltiplicati a dismisura, fra i “sostenitori” di questa teoria ci sono anche personalità autorevoli come il Vescovo tradizionalista Richard Williamson ed alcuni docenti universitari. A dire il vero, la morte di oltre 6.000.000 di Ebrei è comunque avvenuta e forse, stanno tutti aspettando il giorno in cui il “vento si poserà”.

Massimo Maravalli


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  • (…)
    Per finire la professoressa Donatella Di Cesare, autrice del libro “Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo” ha detto: “i primi negazionisti sono stati proprio i nazisti, i quali hanno tentato di occultare i loro crimini nascondendo ogni prova.
    (…)
    ma come??? se i nazisti hanno nascosto ogni prova, come si può dire che esistono milioni di prove???
    la verità è che esistono le TESTIMONIANZE, ma non le prove.
    Stabilire una verità storica ricorrendo alla legge è la morte stessa della giustizia, ma sarà un boomerang che si ritorcerà contro i “credenti dell’olocausto”, gli “olocaustiani” i fedeli della nuova religione mondiale che non ammette negazione.
    In sintesi il crimine del nazionalsocialismo può essere sintetizzato nei seguenti postulati:
    1 – Ordine di sterminio
    2 – Pianificazione dello sterminio
    3 – Costruzione delle “macchine per lo sterminio”
    4 – Attuazione dello sterminio
    ….per nessuno dei suddetti postulati esistono prove documentarie o materiali, non esiste un ordine da parte di Hitler, non esiste una pianificazione, un budget di spesa, un’organizzazione burocratica adibita allo scopo, non esistono “macchine” costruite per sterminare milioni di persone (nè “camere a gas”, nè ” camere a vapore”, nè “camere a ossido di carbonio” o altre corbellerie… persino la “camera a gas omicida” di auschwitz – meta obbligata dei fedeli “olocaustiani” – è una ricostruzione artefatta dai polacchi e dai russi nel 1948, come ammesso a David Cole dal direttore del museo di Auschwitz – Piper – durante un’intervista) e non esistono nemmeno le prove di tutti questi fantomatici morti ammazzati nei KL nazionalsocialisti (nè fosse comuni, nè ceneri nei campi)… persino i censimenti sulla popolazione ebraica mondiale (fonti ebraiche) pre e post II GM smentiscono i “sei milioni”.
    Cè una domanda ancora senza risposta dal 1979 (l’ha posta per primo il prof. Faurisson), la giro direttamente al sig. Massimo Maravalli: potrebbe citarmi il nome di un solo ebreo gasato e la prova dell’avvenuta gasazione??? una prova che possa essere accettata da un tribunale giudicante secondo i principi del diritto comune in un normale processo criminale apolitico.
    Niente giri di parole, sofismi o testimonianze fumose, semplicemente: UN NOME e UNA PROVA!
    dicono che ci sono MONTAGNE di prove (salvo negarlo come ha fatto la prof. Di Cesare) e che hanno gasato MILIONI di ebrei, bene… mi citi un nome e una prova, credo che sia semplicissimo… no??? nessuno tra gli storici ufficiali, i registi dei film di fantascienza sull’olocausto, i testimoni oculari, i sopravvissuti, ha mai voluto rispondere alla domanda… eppure è una domanda tanto semplice.
    Teoricamente dovrebbero essere gli accusatori a fornire le prove del crimine… purtroppo per loro di prove non ce ne sono, oltre alle “testimonianze”… ovviamente.
    Il dramma degli sterminazionisti è proprio questo: nessuna prova, nessun crimine… un problema talmente grande che hanno dovuto imporre la loro “verità” per legge: non importano le prove, l’olocausto c’è stato… le prove materiali non servono, per provare il crimine bastano le testimonianze….. e i film…. e chi nega va arrestato o fatto passare per “criminale neonazista”, messo alla pubblica gogna, licenziato, rovinato economicamente, minacciato, ecc… ecc… questa è la giustizia di “lorsignori”.

    • Caro biomirko, la frase più utilizzata in queste circostanze é quella di Voltaire: “Non condivido ciò che dici ma darei la vita affinchè tu possa dirlo”.. Come dici tu “é semplice fornire le prove, perché nessuno le fornisce?” Beh, devo dire che si potrebbe controbattere semplicemente opponendo la stessa domanda: tu hai le prove che tutto ciò non sia avvenuto? In questo caso però, sempre se ci fosse dall’altra parte la volontà a reprimere la propria ottusità, mi sento in dovere di “gridare” il mio pensiero: la morte di milioni di Ebrei é avvenuta per certo e la “battaglia della verità” dei negazionisti può risultare fine a se stessa proprio perché la sua sterilità non può cambiare la sorte di quelle persone che sono morte e, la domanda che si dovrebbero porre in molti non é come sono morti ma perchè..

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