E’ morto il professor Pier Cesare Bori, dopo una vita spesa in difesa dei diritti umani tra i ragazzi nelle carceri. Era appena stato nominato titolare della cattedra Unesco per il pluralismo religioso e per la pace, ma si spento all’età di 75.
Bori era nato a Casale nel 1937, dopo aver studiato giurisprudenza, teologia e scienze bibliche, è diventato insegnante di Scienze religiose a Bologna negli anni ’70, per poi ricoprire l’incarico di professore di Storia del Cristianesimo e delle Chiese alla facoltà di scienze politiche.
Tra i suoi scritti, “Chiesa primitiva”, “Il vitello d’oro”, “L’interpretazione infinita”, e “Lampada a se stessi”, nato dall’esperienza con i suoi studenti nelle carceri.
“Silenzio, meditazione e non discorsi”, è ciò che ha richiesto il professore per il suo funerale.
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