Ripensare l’immagine del disabile, inserendolo in un contesto di normalità e quotidianità; da questo parte l’iniziativa “Cambia Idea”. La campagna, ideata da Max Ulivieri, “nasce dal desiderio di una visione nuova verso le persone considerate “diverse”. Una visione non più solo assistenziale ma di consapevolezza che ogni essere umano può far parte del miglioramento del nostro Paese”, così si legge nel sito dedicato all’iniziativa.
Riscattarsi, riproporsi, immaginare e infine riappropriarsi del proprio posto nel mondo. Scardinando il concetto di normalità, semplicemente attraverso delle fotografie. Infatti, chiunque può partecipare all’iniziativa, mandando una foto in cui viene mostrata la normalità della (dis)abilità. Differenti sono le categorie, da amare a festeggiare, da divertirsi a ironizzare fino a volare.
L’idea è semplice ma geniale proprio per la sua intuitività. Con questa campagna non si vuole focalizzare l’attenzione sull’assistenza al disabile o sulle mancate strutture (pur sempre troppo presenti, in un paese come il nostro), ma mostrare che la vita del disabile non è poi tanto diversa da quella di qualsiasi altra persona. “Il primo punto da scardinare è il concetto di ‘normalità’, come ben sapete molto soggettivo”, si continua nel sito.
“Per questo la prima iniziativa è orientata a togliere dalla testa che le persone con disabilità facciano cose estranee alle persone comuni. Dalle piccole alle grandi azioni quotidiane. Certo, lo sappiamo che per molti anche le azioni più semplici sono complicate, se si è disabili, ma il desiderio, la voglia, le passioni, sono le stesse di ogni essere vivente”.
Sembrerebbe che ci siano anche buone possibilità di rendere l’iniziativa una esposizione alla Sala delle Borse del Comune di Bologna. Iniziativa fondamentale, non solo a favore del disabile ma forse soprattutto del normodotato, che il più delle volte resta imprigionato nei suoi pregiudizi.
Annarita Tucci
Dal sito www.cambiaidea.it: “Per partecipare all’iniziativa inviate una foto in alta definizione (macchina fotografica) in cui compiete azioni, anche normalissime, oppure siete in contesti particolari. Nella foto si deve vedere la carrozzina, anche in parte. Questo perché non conoscendovi, le persone che vedono capiscono sei disabile. (Nel caso di altre disabilità, tipo i non vedenti, i sordi, ecc, va bene pure azioni o contesti in cui si comprende la disabilità). La foto va inviata qui: max.ulivieri@me.com “.
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