In manette un’intera organizzazione criminale internazionale che da Genova alimentava l’immigrazione clandestina dal Bangladesh all’Italia, attraverso la produzione di falsi atti di matrimonio nel Paese con successivo ricongiungimento familiare in Italia.
In carcere sono finiti due uomini bengalesi e una donna ecuadoriana. E’ sfuggito all’arresto un terzo uomo. Gli arresti sono stati effettuati perché il membro del gruppo che viveva in Bangladesh aveva raggiunto il resto della banda in Italia. Secondo gli inquirenti l’attività del gruppo è molto più ampia del semplice falso matrimonio, un “trucco” utilizzato decine di volte per fare entrare in Italia uomini bengalesi nelle vesti di mariti di donne ecuadoriane con permesso di soggiorno.
Dalle inchieste risulta tra le attività anche il favoreggiamento alla prostituzione. Infatti a settembre, con il trucco del ricongiungimento famigliare, i tre della banda avevano fatto entrare in Italia una ragazza bengalese di 27 anni, avviata poi alla prostituzione in un appartamento di via Cantore, a Sampierdarena.
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