Irom Sharmila una paficista indiana denominata “La signora di ferro” di Manipur, da 12 anni sta attuando uno sciopero della fame per protestare contro le leggi d’emergenza in vigore nella sua regione, denominate Armed Forces Special Powers Act (AFSPA), le quali permettono di fatto l’impunità delle forze di sicurezza nelle operazioni anti terrorismo.
Nel Manipur, un piccolo stato confinante con il Myanmar, da oltre 10 anni è un corso una guerriglia separatista che ha costretto New Delhi a un massiccio dispiegamento di forze militari e paramilitari.
Sharmila smise di nutrirsi e di bere il 4 novembre del 2000 dopo che 10 civili furono uccisi durante una presunta riunione di ribelli di Assam Rifles una delle forze paramilitari indiane.
Dopo la fucilazione dei civili, avvenuta il 2 novembre, tra i quali una ragazza di diciotto anni, un’anziana ed un ragazzo che ha ricevuto il premio nazionale di coraggio, la pacifista decise di seguire l’esempio del Mahatma Gandhi e di iniziare lo sciopero della fame. Da allora è diventata un simbolo per tutti i movimenti indiani per i diritti umani, soprattutto del Manipur e del Kashmir, i quali oggi la ricordano con manifestazioni e cortei.
La donna da allora è in stato di arresto per tentato suicidio, con un atto del tribunale che viene rinnovato di anno in anno ed è trattenuta in un reparto dell’ospedale di governo a Porompat, trasformato in carcere.
Sharmila ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello mondiale e molti personaggi di spicco provenienti da tutto il Paese l’hanno visitata per manifestare sostegno alle sue richieste.
Suo fratello e portavoce, Irom Singhajit, ha reso noto che varie organizzazioni sociali tra le quali Just Peace Foundation terranno oggi una manifestazione con lumi di candela a Imphal e che dibattiti pubblici si terranno nel corso della giornata.
Secondo fonti ufficiali, le forze di sicurezza e di polizia sarebbero state dispiegate in varie parti della città, come misura precauzionale.
Tempo fa il fratello di Sharmila parlando di lei e della sua determinazione aveva rivelato che la donna ogni giorno fa yoga per quattro ore, aggiungendo che “Mentre fare il bagno, si fa in modo che neanche una goccia d’acqua entri nella sua bocca, perché lei ha promesso che fino a quando le sue richieste saranno soddisfatte non vuole mangiare o bere una sola goccia d’acqua”.
Paola Totaro
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