Diritti umani, Amnesty ai candidati: “Ricordati che devi rispondere”

Al via l’originale iniziativa di Amnesty International che a un mese dalle elezioni nazionali del 24 e 25 febbraio ha lanciato “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”, un progetto che sottoporrà ai leader delle coalizioni in lizza (Berlusconi, Bersani, Giannino, Grillo, Ingroia, Monti e Pannella) e a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali, un’agenda in 10 punti per i diritti umani.

“Il benessere di un paese si misura anche dal rispetto dei diritti umani. Oggi, alla luce dei fatti, in Italia questo rispetto non è assicurato” – ha dichiarato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia. “Essere donne, partecipare a una manifestazione, essere migranti, rom, gay, detenuti significa rischiare di subire violazioni dei diritti umani. In tempi di crisi economica, con l’aumento delle tensioni sociali da una parte e, dall’altra, l’accento della politica sulle sole questioni finanziarie, questa situazione potrebbe aggravarsi”.

L’agenda in 10 punti per i diritti umani prevede le seguenti richieste:

1 ) Garantire la trasparenza delle forze di polizia e introdurre il reato di tortura

2 ) Fermare il femminicidio e la violenza contro le donne

3 ) Proteggere i rifugiati, fermare lo sfruttamento e la criminalizzazione dei migranti e sospendere gli accordi con la Libia sul controllo dell’immigrazione

4 ) Assicurare condizioni dignitose e rispettose dei diritti umani nelle carceri

5 ) Combattere l’omofobia e la transfobia e garantire tutti i diritti umani alle persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate)

6 ) Fermare la discriminazione, gli sgomberi forzati e la segregazione etnica dei rom

7 ) Creare un’istituzione nazionale indipendente per la protezione dei diritti umani

8 ) Imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei diritti umani

9 ) Lottare contro la pena di morte nel mondo e promuovere i diritti umani nei rapporti con gli altri stati

10 ) Garantire il controllo sul commercio delle armi favorendo l’adozione di un trattato internazionale.

L’agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia è stata inviata ufficialmente, con tanto di richiesta d’incontro, ai leader delle coalizioni politiche. Questa campagna, fa sapere la stessa Amnesty International, proseguirà anche dopo l’inizio della legislatura, chiedendo al nuovo governo di agire per realizzare gli obiettivi contenuti nelle 10 richieste elencate.

Per ora Antonio Ingroia è stato l’unico ad aver sottoscrittoe l’Agenda di Amnesty International, ma ci sono altre adesioni in via di ufficializzazione. L’appello di Amnesty International ai leader delle coalizioni è stato firmato già da 12.500 persone.

Luca La Gamma


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