A Milano nasce uno sportello appositamente dedicato ai giovani nati in Italia da genitori stranieri e residenti in città. Presentato dagli assessori Pierfrancesco Majorino, Politiche sociali, e Chiara Bisconti, Qualità della vita (nell’ambito del Secondo Forum delle Politiche Sociali), sarà attivo dal prossimo mese di marzo, in Via Dogana, 2 presso lo spazio comunale “Informagiovani” (e gestito in collaborazione con “Rete G2 – Seconde Generazioni”).
Il fine principale dello sportello sarà fornire informazioni sulle procedure necessarie all’ottenimento della cittadinanza italiana al compimento del diciottesimo anno di età, come previsto attualmente dalla normativa. Ma non solo. L’intento è anche quello di aggregare e creare nuovi stimoli culturali.
Come si legge in una nota dell’Amministrazione Comunale: “Allo sportello i giovani si potranno rivolgere inoltre per condividere esperienze e avere un appoggio per affrontare la propria condizione di stranieri-italiani, in un percorso di formazione di un’identità spesso divisa tra il Paese di origine dei genitori e il desiderio di essere cittadini italiani come i propri coetanei. Lo sportello sarà, infine, – si sottolinea – un laboratorio di cittadinanza attiva dove i ragazzi lavoreranno all`organizzazione di attività culturali come la seconda edizione del ‘Festival RiGenerazioni'”.
Ad occuparsi delle “seconde generazioni” di immigrati, saranno proprio alcuni di loro, giovani cioè, che hanno già vissuto l’esperienza del riconoscimento della cittadinanza una volta diventati maggiorenni. Saranno quattro e rispettivamente di origine: marocchina, pachistana, italo-palestinese ed eritrea.
L’assessore Bisconti ha poi spiegato che il nuovo centro culturale intende essere “uno spazio delimitato, riconoscibile, dove sono possibili relazioni tra le persone, dove ci si guardi in faccia, un luogo che può fare da punto di riferimento collettivo per tante esigenze, dai giovani agli artisti di strada: vogliamo che l`Informagiovani diventi un incrocio di esperienze e questa iniziativa non può che rafforzare questo ruolo. Uno spazio del comune da mettere in comune”.
L’assessore Majorino infine, ha espresso l’auspicio per il varo della riforma del diritto di cittadinanza, in quanto i figli degli immigrati “devono misurarsi con una legge ormai inaccettabile come lo ius sanguinis”.
Paola Totaro
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto