65 anni di carcere. E’ la pena complessiva che hanno stabilito i giudici del tribunale di Palermo per la banda che nella notte tra il 18 e il 19 ottobre 2011, ha pestato a colpi di spranghe e caschi due giovani Tamil, Mohanraj Yoganathan e Naguleashoworan Subramanian, mentre tornavano a casa dopo aver lavorato in un ristorante.
Il collegio presieduto da Vittorio Alcamo ha deciso 15 anni e mezzo di carcere per Mirko Rasa e Salvatore Savignone, 15 anni per Massimiliano D’Alba e 19 per Vincenzo Cilona, 14 anni anche per Vincenzo di Giovanni, figlio di un boss.
A raccontare la storia dell’aggressione è stato Yoganthan, riuscito a fuggire, mentre l’amico è stato ridotto in fin di vita: “Quella sera io e Subramaniam – ha raccontato – stavamo tornando a casa dopo il lavoro in un ristorante. Vicino la panineria di via Imperatrice Costanza abbiamo visto un ragazzo che è salito su un vaso e ci guardava da lontano. E’ uno che vedevo spesso davanti la panineria. Quando siamo passati davanti al negozio, un’altra altra persona mi ha lanciato addosso una sigaretta accesa. Assieme a lui c’era un altro che abita vicino casa mia. Abbiamo continuato a camminare, ma ci hanno colpito con un casco. Siamo caduti e ci hanno dato pugni e calci”.
Subramaniam ha subito danni permanenti a testa e viso ed è tornato in patria per paura di possibili ritorsioni. Prima dell’aggressione si occupava di informatica, oggi non può più compiere azioni elementari. Yoganhatan invece ora è stato inserito in un programma di protezione e vive in una località segreta.
Il Tribunale ha inoltre riconosciuto un risarcimento di 50mila e 20mila euro per i due aggrediti.
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