Trapani come il Sudafrica dell’apartheid? O come la segregazione razziale della società statunitense di qualche decennio fa? Per qualche ora lo si è temuto, dopo che il presidente della sesta commissione consiliare, il socialista Andrea Vassallo, nei giorni scorsi aveva pubblicato on line questa nota: “La commissione Problematiche territorio urbano, da me presieduta, ha incontrato nei giorni scorsi il presidente dell’Atm”, l’azienda per il trasporto pubblico locale. “Particolare risalto è stata data alla linea che svolge il servizio di trasporto per Salinagrande che, com’è noto, raccoglie il flusso degli immigrati che si reca verso il centro di accoglienza”.
“A tal proposito – continua Vassallo – sono state rappresentate le numerose lamentele degli abituali viaggiatori indigeni della tratta, i quali riferiscono di comportamenti poco civili adottati dagli immigrati che spesso creano e alimentano all’interno del bus un clima di tensione tale da lasciar presagire, prima o poi, il verificarsi di episodi spiacevoli”.
“Opportuno sarebbe, – propone il presidente – a parere della commissione, valutare l’ipotesi di istituire un servizio di trasporto esclusivamente dedicato a essi, da sottoporre a controllo da parte della polizia, al fine di scongiurare i pericoli di ordine pubblico che potrebbero malauguratamente ingenerarsi”. “Indigeni” contro immigrati, bianchi contro neri.
Un blogger locale, Natale Salvo, dando risalto alla notizia, ha espresso tutta la propria indignazione: “Una proposta , quella della sesta commissione consiliare del comune di Trapani, che farebbe piombare la nostra città direttamente nel Sudafrica dell’apartheid”.
Presto anche esponenti politici comunali hanno valutato negativamente la proposta, tanto da indurre lo stesso Vassallo ad una marcia indietro.
“Non sono razzista, se solo mi conoscesse non penserebbe male di me – ha chiarito il presidente –. Quello degli autobus è un reale problema della comunità e andava affrontato, ma non certo nel modo estremo in cui è stato espresso nel comunicato stampa. Volevo solo che la polizia s’interessasse ai casi di disordini”. Ed ha aggiunto “Sono inesperto, sono in politica da sei mesi. Volevo dare rilevanza al problema ma ho sbagliato il modo dell’esposizione nel comunicato stampa. Domani manderò una rettifica. Forse era meglio evitare quel passaggio sulle linee di autobus separate per gli immigrati”.
Paola Totaro
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