Michael Garcia, un cameriere di Houston, in Texas, ha rischiato il posto di lavoro pur di difendere dagli insulti un bambino down. Come riporta la NBC News, l’uomo si è rifiutato di servire i clienti – venendo meno a un suo obbligo professionale – inducendo avventori abituali a lasciare il locale.
Kim Castillo aveva portato la sua famiglia al ristorante Laurenzo’s Prime Rib. C’era anche suo figlio Milo, un piccolo di cinque anni affetto dalla sindrome di Down. Il bambino stava parlando con la mamma della sua imminente festa di compleanno, forse a voce un po’ alta, quando la famiglia che sedeva al tavolo accanto al loro ha chiesto a Michael, il cameriere, di cambiare posto. Come racconta lui stesso: “Gli ho sentito dire: ‘I bambini con bisogni speciali dovrebbero andare a fare gli speciali da un’altra parte’. A quel punto i mei sentimenti hanno avuto la meglio e gli ho detto che non ero in grado di servirli” – ha spiegato Michael alla NBC. E aggiunge: “Come si può dire queste cose di un angioletto di cinque anni?”
Una reazione corretta, doverosa, ma che avrebbe potuto mettere a rischio il suo posto di lavoro. Infatti, non vedendosi accontentata, la famiglia intollerante ha lasciato il locale. Il nostro eroe però non ha perso il lavoro e anzi è diventato subito famoso su Facebook e molti si recano presso il locale dove lavora per poterlo ringraziare e stringergli la mano.
Commossa, la mamma di Milo commenta l’accaduto: “Sono molto colpita dal fatto che qualcuno abbia rischiato il posto di lavoro per qualcun altro – ha detto Kim – So che Michael l’ha fatto con il cuore, reagendo d’impulso a una situazione. Non penso che si sia fermato a pensare a cosa stava facendo”.
Michael, che lavora nel ristorante da circa due anni, conosce bene Milo e la sua famiglia e con il piccolo ha da sempre un rapporto speciale: “Quando arrivano gli vado incontro sulla porta, lo prendo in braccio e lo porto fino al suo tavolo”.
Paola Totaro
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