Dal carcere di Regina Coeli continua a propagandare le sue idee negazioniste sull’olocausto. Mirko Viola, 42 anni di Como, legato agli ambienti di Forza Nuova, offende dalla sua cella la memoria di Shlomo Venezia, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti e Luca Tescaroli, il pubblico ministero del processo, definito “ignorante”. La notizia è riportata dal Messaggero.
Nelle sue quattro lettere diffuso su alcuni forum neofascisti e blog, Viola continua ad oltraggiare la memoria di Venezia, scomparso l’ottobre scorso, definendolo un “bugiardo”. Nelle lettere poi cerca di contestare i dati ufficiali relativi allo sterminio degli ebrei nei campi di sterminio nazisti.
“I ricercatori revisionisti hanno dimostrato che la testimonianza di Venezia è una ridicola panzana”, sostiene Viola, che parla di una “patetica glorificazione mediatica di un bugiardo”, che non serve a “rendere vere le sue menzogne”. Secondo Viola sarebbe stata una lobby ebraica, in intesa con la magistratura, a perseguitarlo per aver “dimostrato che i vari Shlomo Venezia, ElieWiesel e Simon Wiesenthal sono stati dei truffatori”.
Viola è stato arrestato dopo lo smantellamento da parte della Digos del foum neonazista Stormfront. Insieme a lui sono finito in carcere altri tre neonazisti che il prossimo 28 marzo saranno processati con rito abbreviato.
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