Truffate da un’agenzia di casting. È la sorte di 16 ragazze immagine italiane che, come rivelato da Repubblica e Messaggero, hanno manifestato a favore del regime dittatoriale di Assad con la promessa di essere pagate.
La manifestazione – che si è svolta il 22 novembre 2011 in piazza Santi Apostoli a Roma – sarebbe infatti solo la punta di un iceberg di prestazioni non pagate: la stessa agenzia doveva infatti alle ragazze i soldi di molte altre serate trascorse nei locali più frequentati della Capitale.
“Il mio compito era quello di rimanere in piazza tenendo la bandiera siriana in mano urlando parole in lingua araba”, si legge in una denuncia di una delle ragazze, che continua: “I responsabile dell’agenzia ci avevano detto che saremmo state pagate il doppio, a patto di non dire a nessuno che stavamo partecipando dietro pagamento“.
La manifestazione si è peraltro rivelata un flop, vista la scarsissima partecipazione (poche decine di persone). Come spiega l’avvocato Valerio Vitale, le sue assistite dovevano sventolare le bandiere siriane e gridare slogan in arabo in favore del dittatore; ma nessuna di loro ha visto il compenso di 166 euro promesso dall’agenzia.
L’azione legale impugnata dall’avvocato è stata archiviata dal pm. “Sono certo – ha spiegato Valerio Vitale – che la giustizia seguirà il suo corso e che verrà accertata la responsabilità dei soggetti interessati”.
G.A.F
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