Ci sono voluti sette agenti della Polizia Municipale di Venezia per fermare, ammanettare e successivamente accompagnare in caserma il 45 enne iraniano, Aras Kefayati. Non stiamo parlando di un pericoloso latitante della ‘Ndrangheta e nemmeno di un narcotrafficante messicano, Kefayati è un’artista molto conosciuto dai veneziani.
Nonostante abbia studiato all’Accademia delle Belle Arti, l’uomo da circa tre anni è costretto a guadagnarsi da vivere dipingendo per strada. Un modo onesto questo per guadagnare e sopravvivere alla crisi economica, peccato che per lo Stato italiano Aras risulta essere un semplice abusivo, o meglio un pittore abusivo.
Proprio per questo motivo, durante la giornata di ieri, l’uomo è stato strattonato e ammanettato davanti a turisti e a tante persone incredule che hanno assistito alla brutale scena messa in atto dai vigili urbani.
Kefayati ha cercato invano di sottrarsi ai controlli della Municipale, contestando a quest’ultimi i metodi agressivi intrapresi pur di fermarlo. Aras, il quale da circa tre anni attende i documenti ed il permesso per poter esercitare in maniera regolare il suo lavoro, dopo essere finito nelle acque di un canale è stato atterrato brutalmente da tre agenti i quali dopo averlo ammanettato lo hanno trasferito in caserma dove è stato denunciato a piede libero per offesa e minacce a pubblico ufficiale.
Grazie ai filmati effettuati dai passanti, il caso Kefayati è scoppiato in rete e migliaia di utenti hanno preso le difese del pittore iraniano, lo stesso hanno fatto anche gli abitanti della zona Ponte del Megio, il quartiere dove il 45enne lavorava senza dare fastidio a nessuno ed era conosciuto da tutti.
Arber Agalliu
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Odio ripetere il mio nome due volte quando mi presento agli altri, come odio rispondere a chi mi domandano se mi trovo meglio in Italia o in Albania. Io mi sento un italiano albanese a Firenze, ed un albanese italiano a Tirana.
Tra le varie collaborazioni in Italia ed in Albania c'è anche quella con ToscanaTv. All'interno del programma "Toscana senza frontiere" riporto la bella faccia dell'immigrazione, attraverso reportage e interviste da me realizzate.
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