Egitto sull’orlo della guerra civile

Dopo gli scontri di questa mattina tra l’esercito ed i manifestanti vicini ai Fratelli musulmani ed al premier deposto Morsi, la situazione in Egitto rischia di precipitare verso la guerra civile. Sarebbero 51 i morti e 435 i feriti causati dalla battaglia che alle prime luci dell’alba si è scatenata al Cairo di fronte alla caserma della Guardia Repubblicana in cui sarebbe detenuto l’ex premier Morsi. Secondo l’esercito gli scontri sarebbero stati causati da un “gruppo terrorista armato” che avrebbe dato l’assalto alla caserma. Un ufficiale sarebbe rimasto ucciso nell’attacco mentre una quarantina di militari sarebbero rimasti feriti. Solo a quel punto l’esercito avrebbe reagito utilizzando le armi per impedire agli assalitori di invadere la caserma. Completamente diversa la versione dei sostenitori di Morsi secondo cui i manifestanti sarebbero stati colpiti a freddo mentre si preparavano alla prima preghiera dell’alba.

La reazione alla strage di Libertà e Giustizia, braccio politico dei Fratelli musulmani, non si è fatta attendere e si è concretizzata in un appello alla  “sollevazione del grande popolo dell’Egitto contro coloro che tentano di rubargli la sua rivoluzione con i carri armati”. Il partito chiede alla comunità internazionale di intervenire per impedire “l’apparizione di una nuova Siria nel mondo arabo”. Anche il partito islamico al Nour, che in un primo momento aveva appoggiato la deposizione del premier Morsi, ha annunciato il proprio ritiro dal negoziato in corso per la formazione di un governo di transizione. Negoziato che vive un momento di stallo dopo il rifiuto da parte dei partiti islamici dei due nomi proposti dall’esercito: il diplomatico e premio Nobel per la pace Mohamed el-Baradei e l’economista Ziad Bahaa al-Dinal-Din.

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Appelli alla moderazione arrivano da vari fronti.  L’imam Ahmed al-Tayeb, la più alta autorità musulmana d’Egitto, intervenendo alla tv di stato ha lanciato il suo monito al Paese sul rischio di guerra civile e si è appellato alle autorità affinché la transizione iniziata la scorsa settimana non vada oltre i sei mesi. Anche il governo americano ha fatto sentire la sua voce manifestando “profonda preoccupazione” per l’evolversi della situazione che viene costantemente monitorata. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, nel condannare l’appello alla violenza fatto dal partito Libertà e Giustizia, ha sottolineato che gli Usa non appoggiano nessuna delle fazioni in campo.


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2 Comments

  • Fonti certe da chi era li, i Fratelli Mussulmani mentono, hanno attaccato la caserma e per questo l’esercito ha aperto il fuoco. Non leggete Aljazeera o non avete come riferimento per gli articoli Aljazeera perchè supporta i fratelli mussulmani e non si tratta di libera informazione. Se vi interessa avere news aggiornate e volete saperne di più leggete Al arabya, redazione molto attendibile e non pilotata così come frontiere news.

    • Ciao Viviana, sono Manuele Petri, l’autore dell’articolo. Ho deciso di inserire sia la versione dell’esercito che quella dei Fratelli musulmani perchè nel momento in cui ho scritto il pezzo non era possibile verificare quale fosse la verità. Mi sembrava (e mi sembra ancora) la cosa più corretta da fare.
      Grazie mille, Manuele

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