La politica prima di tutto. La lotta alla violenza sulle donne può aspettare. Questo il succo della vicenda in cui si è trovata coinvolta suo malgrado Ebla Ahmed, collaboratrice di Frontiere News e co-autrice di Ripartire, l’esperimento di editoria sociale del nostro magazine.
Andiamo con ordine. Circa un mese fa Ebla, che oltre a scrivere fa l’avvocato, ha dato vita (insieme ad Anita Madaluni, Alessio Sacco e Diana Said) a “Senza veli sulla lingua“, un’associazione nata con l’obiettivo di tutelare le donne e che ha già dato assistenza a diverse ragazze. Oggi avremmo dovuto partecipare alla presentazione ufficiale del progetto presso la sede della Regione Lombardia. Ma, sconsolata, Ebla mi comunica che non se ne fa più niente.
E questa cancellazione improvvisa ha un nome e un cognome: Mariella Bocciardo. L’ex parlamentare di Forza Italia ed ex moglie di Paolo Berlusconi si era impegnata ad aiutare la neonata associazione con la sala e si era offerta di fare da madrina, con la concessione di dieci minuti per parlare di un suo disegno di legge per inasprire le pene per le violenze di genere. Va bene, pensa Ebla, purché lo faccia in quanto donna, non politica.
Ma il ricatto all’italiana non tarda a esplicitarsi. Ebla comunica a Bocciardo l’intenzione di invitare alcune cariche istituzionali di Lombardia e Milano: gli assessori regionali Maria Cristina Cantù e Mario Mantovani (centrodestra) e l’assessore comunale Pierfrancesco Majorino (centrosinistra).
L’ex parlamentare non accetta i nomi. Pazienza, pensa Ebla, la cosa importante è che l’evento si faccia. Si torna alla scaletta iniziale. E qui arriva la logica di partito. Perché dal cilindro Bocciardo fa uscire un nuovo relatore: la consigliera regionale Anna Lisa Baroni (Pdl).
Ma non si era detto nessun altro esponente politico? Ebla non ci sta più, così si rischia che l’evento diventi niente più che un super spot al Pdl. E qui emerge la vera natura dell’interesse per la lotta alla violenza sulle donne della politica lombarda. Bocciardi dice a Ebla che senza Baroni non si fa più nulla. Saluta e augura buona fortuna. Da allora non risponde più a sms e mail e di rende irreperibile al telefono.
E chi se ne importa che i volontari dell’associazione hanno già stampato inviti e volantini e coinvolto 200 partecipanti. Senza una sede la presentazione salta. Il messaggio che emerge è amaro: ti aiutiamo solo se possiamo marchiarti.
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