
Una ragazza marocchina di 17 anni si è vista rifiutare la possibilità di fare uno stage in un hotel perché indossa il velo. E’ successo a Cattolica ad Omaima Razzag, studentessa dell’Isiss di Morciano. “Frequento la quarta superiore di un corso turistico dell’Istituto Isiss di Morciano – ha raccontato Omaima al giornalista Brahmin Maarad – Il programma scolastico prevede uno stage di tre settimane. All’inizio la mia professoressa mi ha assegnato un posto in un hotel di Cattolica: prima mi hanno accettata ma quando hanno saputo che porto il velo mi hanno escluso dicendo che gli stagisti si devono comportare e vestire in un certo modo. Mi avrebbero accettata solo se avessi tolto il velo”.
La ragazza ha risposto che per lei il velo è irrinunciabile ed è stata esclusa. Alla fine Omaima si è ritrovata a fare lo stage nel municipio della zona in una mansione che non le interessa. Lei, infatti, vorrebbe lavorare nel settore del turismo, in un albergo o in un’agenzia di viaggi. “Mi hanno discriminata ancor prima di vedere le mie capacità e competenze solo per un foulard che è segno irrinunciabile della mia fede e identità culturale”.
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Europa6 Marzo 2025L’elogio dell’antieroe ne “Il disertore” di Winifred M. Letts
Europa5 Marzo 2025Nestor Machno, il contadino ucraino che tenne testa all’Armata Rossa
Europa6 Febbraio 2025Albert Göring, il fratello di Hermann che sabotò il Terzo Reich
Centro e Sud America3 Febbraio 2025I disertori polacchi che liberarono Haiti dal dominio francese
quindi…sono gli italiani in italia che dovrebbero integrarsi…complimenti…