Oggi Emergency compie 20 anni e noi di Frontiere News vogliamo fare tanti auguri ad una organizzazione che in tutto il mondo ha curato e salvato migliaia di persone senza chiedere nulla. Di seguito riportiamo i messaggi di Gino strada, fondatore nel 1994 di Emergency, e di sua figlia Cecilia, attuale Presidente della Ong.
Mentre in Italia oggi festeggiamo il ventesimo compleanno di EMERGENCY, i nostri colleghi in giro per il mondo continuano a lavorare senza sosta per curare, bene e gratis, chi ne ha bisogno. Vittime della guerra e della povertà, persone che in molti casi non avrebbero altre possibilità di ricevere le cure necessarie. È quello che facciamo dal 1994 e che continueremo a fare finché ci sarà bisogno di noi: siamo nati augurandoci di diventare inutili il prima possibile ma la realtà è che il nostro intervento, purtroppo, è sempre più necessario. Questa è l’e-mail che ci è arrivata da Luca, il nostro coordinatore medico in Afghanistan:
«Possiamo dichiarare nuovamente aperta la stagione dei combattimenti, la cosiddetta “offensiva di primavera”.
Negli ultimi giorni ci sono stati attacchi nelle province di Ghazni e Nangarhar, con diverse modalità di esecuzione ma simultanei.
L’altro ieri mattina intorno alle cinque due razzi sono stati lanciati nell’area aeroportuale di Kabul, fortunatamente senza fare vittime. Tre giorni fa a Kandahar c’è stato un attacco suicida di fronte a una clinica: più di 20 persone sono rimaste coinvolte, di loro almeno 6 sono decedute. La situazione può essere considerata, anche a detta dei nostri collaboratori afgani, come una previsione di ciò che potremmo affrontare nei mesi a venire. Qui a Kabul si sono sentite esplosioni in lontananza – si dice si tratti di esplosioni controllate per l’addestramento delle forze speciali. Tutti i nostri ospedali si stanno riempiendo e le attività si stanno intensificando».
In Afghanistan, la settimana che si è appena conclusa è una di quelle con più combattimenti dall’inizio dell’anno, seconda solo alla settimana delle elezioni.
Gino Strada
E oggi Emergency compie vent’anni.
Vent’anni dal giorno in cui abbiamo chiamato un po’ di amici, e gli amici degli amici, per presentare un’idea che sembrava un’utopia: fondare un’organizzazione per le vittime di guerra, delle mine e della povertà, curare tutti, curarli bene, curarli gratis, andare a portare aiuto dove non c’erano altre possibilità di essere aiutati. Quella sera, grazie a tutti quelli che hanno voluto credere in questa utopia, abbiamo raccolto i primi soldi e ci siamo preparati per la prima missione di Emergency, nel Ruanda del genocidio.
E da quella sera di amici ne abbiamo incontrati tanti: i nostri volontari, i sostenitori, artisti e musicisti, i medici e gli infermieri, e grazie a tutti voi quella che sembrava un’utopia si è trasformata in Emergency. Grazie a voi questi vent’anni ci hanno portato in sedici Paesi, dal deserto alla giungla, sotto i razzi e le bombe o tra i cittadini del mondo stremati da fame e miseria, per curare una persona ogni due minuti. E li abbiamo curati bene, e li abbiamo curati gratis, e li abbiamo curati tutti.
Per tutti voi che avete reso possibile tutto questo: grazie. Un grazie lungo vent’anni.
Cecilia Strada
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