La bellezza della cultura thailandese a Roma

 

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Dal 20 al 22 giugno, l’Ente Nazionale del Turismo Thailandese e l’Ambasciata della Thailandia hanno messo in mostra la bellezza della cultura thailandese, attraverso il cibo e l’arte tradizionale, presso EATALY a Roma.

“Taste of Thailand – Festival del Cibo e della Cultura” ha ospitato il “Kana Hunkon Hua Chiew” Dance Group, dell’Università Chalemprakiet, l’Università di Medicina, i cui membri del gruppo di danza hanno studiato presso l’Accademia di Arte Drammatica di Bangkok.

Si sono esibiti in alcune danze tradizionali durante la mattina ed il pomeriggio, proponendo le due grandi correnti di danza in Thailandia: la Khon (di solito eseguita da uomini) e la Lakhon (eseguita da donne).

Il primo ballo si chiama: “The Human Puppet Drum Dance”, ispirato alla danza dell’attore Joe Lowis, ma in questo caso i ballerini hanno utilizzato una vera donna e non un burattino. Poi il “Serng-kapo”, una danza gioiosa cadenzata dal percuotersi delle noci di cocco. Non poteva mancare la prestazione della antica arte di combattimento del Muay Thai.

Nel pomeriggio, il primo ballo e il Muay Thai sono stati gli stessi, ma il secondo ballo è stato “La creazione di Srivichai”, influenzato dalla tradizione giavanese e Bali. Entrambe le due sessioni di ballo si sono concluse con una riassuntiva “Amazing Thailand Dance”.

Il Festival ha inoltre esibito l’arte dell’incisione dei frutti, dall’artista Tudtuu. Questa arte è considerata una dei dieci antichi mestieri della Thailandia, che risale al 1364, alla dinastia di Sukhothai. L’arte della pittura di ombrelli fatti a mano, dall’artista da Chiang Mai: Pi Noi (Pattana Chomntaweevirut). Il massaggio thailandese tradizionale fatto da Nittaya e Juckpat dalla SPA Rarinjinda Wellness Spa Resort in Thailandia.E la dimostrazione di cucina del cibo tradizionale con lo chef Toss Tassayan Sri-ampai, dall’Ambasciata della Thailandia, con l’aiuto del “Thai Kitchen to the world Royal Thai Embassy”.

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In mattinata il Festival ha ospitato anche una lezione di cucina di una chef tailandese per gli italiani. In aggiunta, molti stand di artigianato tradizionale, abbigliamento, cibi ed informazioni turistiche. Tre giorni per conoscere la cultura thailandese a Roma.


Profilo dell'autore

Stefano Romano
Stefano Romano
Nato a Roma nel 1974, si è laureato nel 2001 in Psicologia ed estetica alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma. Nel 2010 ha iniziato a fotografare le comunità migranti di Roma e dal 2013 tiene il corso di “Fotografia come mediazione culturale”. Ha insegnato fotografia alla Universiti Sains Malaysia, in Penang, nel 2018\2019.
Ha pubblicato: “Kampungku Indonesia”, “Sweet Light” (Mizan, 2010\2018), ristampato in inglese in Bangladesh (Agamee Prakshani, 2020), “Saying it from the heart #USM style” (Penerbit USM, 2019), “My Malaysian Tales” e “My Bangladesh Tales” (2020\ 21, Lulu.com). Scrive sul blog soccamacha.blogspot.com
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