La provincia di Bamiyan, nell’Afghanistan del nord, è un’area conosciuta più per le statue di Buddha distrutte nel 2001 dai talebani che per l’ecoturismo. Ma proprio qui, tra laghi e scogliere, sorge il primo e unico parco nazionale del paese, il meraviglioso Band-e-Amir.
Popolarissima tappa del hippie trail negli anni ’60, dopo l’invasione sovietica nel 1979 e l’ascesa dei talebani Band-e-Amir è diventato un posto pericoloso da visitare. Ma i tentativi di ripresa del Paese stanno dando risultati che lasciano sperare.
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Negli ultimi anni sono stati addestrati diversi ranger per custodire il primo e unico parco nazionale afgano, Band-e-Amir. Tra questi anche quattro donne: Fatima, Kubra, Nikbakht, e Sediqa. In un paese dove lavora soltanto il 16% delle donne, questo parco sfida radicalmente gli stereotipi di genere.
Dichiarato parco nazionale nel 2009, Band-e-Amir è formato da sei laghi ed è abitato da animali come il leopardo persiano, lo stambecco, il muflone e il passero afghano. Esteso per oltre 570 chilometri quadri, il parco si trova nel Hazarajat Plateau sulla catena montuosa del Hindu Kush.
di Gelareh Darabi per Al Jazeera
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