di Stuart Weinstein – docente di legge presso l’Università di Coventry
In una decisione storica, i nove giudici della Corte Suprema statunitense hanno stabilito che la costituzione degli Stati Uniti garantisce il matrimonio come un diritto per tutti, includendo coppie gay e lesbiche. E quando la Corte Suprema si pronuncia su un’interpretazione della Costituzione, la sentenza è definitiva.
Anche se la Corte Suprema era divisa 5 a 4 sulla questione, la decisione è legalmente vincolante come se fosse stata presa all’unanimità. Nel caso Obergefell v. Hodges (e nei tre casi correlati) la Corte ha evidenziato che la Costituzione statunitense garantisce il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Questo vuol dire tutti i 50 stati dovranno autorizzare matrimoni tra persone dello stesso e riconoscere le unioni di questo tipo contratte negli altri stati. La decisione stravolgerà anche il divieto al matrimonio omosessuale in 13 stati americani.
Nel pronunciare la sentenza, il giudice Kennedy ha dichiarato che le coppie gay e lesbiche hanno un diritto fondamentale al matrimonio: “Nessuna unione è più profonda del matrimonio, perché questa incarna i più alti ideali di amore, fedeltà, devozione, sacrificio e famiglia”, ha scritto. “Nel formare un’unione matrimoniale, due persone diventano qualcosa di più grande di quello che erano prima”.
Nel riconoscere che gli individui hanno differenti punti di vista sull’appropriatezza del matrimonio omosessuale, il giudice Kennedy ha dichiarato che la legge è chiara sulla materia: “La Costituzione, ad ogni modo, non permeate allo stato di impedire a coppie dello stesso sesso di sposarsi negli stessi termini garantiti a coppie di sesso opposto”.
Una decisione epocale
La decisione sarà probabilmente equiparata ad altre sentenze della Corte Suprema che negli anni hanno cambiato la storia e il tessuto sociale dell’America. Vengono in mente casi come Brown vs Board of Education (1954), che ha posto fine alla segregazione, e Roe vs Wade (1973), che ha legalizzato l’aborto.
Ci sono anche altri casi in cui la storia è stata cambiata da un voto per la giustizia. Per esempio, nel caso US vs Nixon (1974) la Corte Suprema statunitense ha ordinato al presidente Nixon di cedere alle prove registrate nello scandalo Watergate, costringendo il presidente Nixon alle dimissioni dalla Casa Bianca. Così come Bush vs Gore (2000), caso che ha deciso le elezioni presidenziali di quell’anno.
I 13 stati che hanno proibito matrimoni tra persone dello stesso sesso – tra cui Ohio, Texas e Michigan – devono ora autorizzare il matrimonio di coppie dello stesso sesso, riconoscendo e rispettando i matrimoni omosessuali celebrati in altri stati. Il caso che viene subito in mente è il Loving vs Virginia (1967). In questo caso, la Corte Suprema ha reso invalide leggi in 24 stati, leggi che proibivano matrimoni interrazziali.
Nel Sud alcuni stati hanno rimosso simboli della vecchia Confederazione da edifici pubblici, successivamente ai clamori avvenuti dopo la sparatoria alla chiesa di Charleston. E altri stati dovranno ora cambiare le proprie prassi relativamente a matrimoni tra persone dello stesso sesso. È stato una settimana niente male, in America.
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