Nel 1888 il quotidiano di New Orleans The Mascot consigliava – con un’agghiacciante vignetta chiamata “Per quanto riguarda gli italiani” – alcuni metodi per risolvere alla radice il “problema italiani”. Tra questi spiccano l’arresto e l’annegamento.
Due le sezioni, una superiore e una inferiore. Nella prima ci sono alcune persone – definite “una seccatura per i pedoni” – riversate a terra sui marciapiedi, alcuni uomini ammassati in una stanza descritta come “le loro camere da letto” e una rissa con coltelli e bastoni, definita “un rilassante passatempo pomeridiano”.
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In basso, invece, la “soluzione finale”: uomini ingabbiati che aspettano di essere calati in mare da un molo (la didascalia recita “il modo di liberarsi di loro”) e persone trascinate per il colletto da forze dell’ordine armate di manganello, cioè “il modo di arrestarli”.
La vignetta – che in questi giorni ha acquisito una nuova viralità sui social network – è stata ripresa dal Post, che la commenta così:
Durante la seconda metà del Diciannovesimo secolo circa 10 milioni di italiani emigrarono verso gli Stati Uniti da tutte le regioni d’Italia. In particolare a New Orleans arrivarono moltissimi siciliani, grazie a una rotta navale che collegava Palermo e New Orleans. Molte delle persone che viaggiavano verso gli Stati Uniti lo facevano con l’idea di lavorare per qualche anno prima di tornare in Italia dalle loro famiglie e questo fece sì che per molti anni le comunità di immigrati italiani fossero particolarmente chiuse e isolate: imparare la lingua e integrarsi nella cultura statunitense non era una loro priorità. Come in molte altre città degli Stati Uniti dove arrivarono immigrati italiani, anche a New Orleans si sistemarono in un quartiere della città che venne soprannominato “Little Palermo”.
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Come testimonia la vignetta del The Mascot, il sentimento anti-italiano era piuttosto diffuso nella popolazione locale, tanto da essere trattato apertamente dai giornali, che allora erano lontani come idea dai giornali attuali e più apertamente incentrati sulle opinioni e le argomentazioni di parte. Proprio a New Orleans nel 1891 ci fu uno dei più gravi episodi di violenza razzista contro la comunità italiana: il più grave linciaggio della storia degli Stati Uniti. Nel 1890 il capo della polizia della città David Hennessy era stato ucciso e la polizia aveva arrestato diversi membri della comunità italiana accusandoli dell’omicidio. Qualche mese dopo, nel 1891, un processo stabilì l’innocenza degli imputati e l’infondatezza delle accuse. La sentenza fu accolta con grande rabbia da una parte della popolazione di New Orleans, che il giorno dopo si radunò per “porre rimedio agli errori della giustizia”, come diceva un annuncio pubblicato su un giornale locale il 13 marzo del 1891. Il 14 marzo circa 3.000 persone si radunarono a Canal Street e la folla linciò 11 persone di origine italiana, nessuna delle quali legata al processo per l’omicidio di David Hennessy.
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Tristi corsi e ricorsi
Vorrei osservare che chi popolava la Louisiana erano molti emigrati francesi con i loro schiavi negri. Con i quali “facevano razza”,Al di là della politesse francaise sempre contro gli italiani,perché invidiosi della nostra genialità ….. Quindi questo popolo di meticci,francesi e negretti non mi pare possa dar lezioni agli emigrati italiani,sia pure poveri e essendo siciliani ……forse anche mafiosi. ,!!
Ma tutta ‘sta gente saccente che da del razzista senza neppure sapere cosa vuol dire, ha accolto a casa propria qualche migrante magari qualche mamma con figli/o o figlia senza chiedere i 35 €uri al giorno? Anche la Caritas è stato provato che ci ha sguazzato in questo mare di melma fregandosi buona parte del denaro per i clandestini. Come dice il buon sindaco di Roma, Marino, quando i vostri 2 neuroni che avete in testa si incontreranno, parlate, ma poco.
Se avete studiato la storia dovreste esser consapevoli del fatto che se un gufetto per il mondo è possibile accendere una lampadina in una stanza è grazie al rinascimento italiano. Un po’ d’amor proprio per favore. Qui ci vorrebbe Benigni
Una visita psichiatrica no??? ….
Ma secondo voi perchè la gente di New Orleans si lamentava degli italiani? Perchè si comportavano bene? Erano educati? Si davano da fare? Oppure perchè erano disonesti, sporchi, violenti ecc? Non ho mai sentito nessuno lamentarsi di qualcuno troppo educato, mentre ho sentito gente onesta lamentarsi di gente disonesta….quindi se uno si lamenta spesso non lo fa perchè è razzista ma forse perchè in una situazione al limite non è così facile starci…altrimenti non lamentatevi dei politici, che fanno di male? Curano i loro interessi, non potete dargli torto se non sono i vostri…
Ma secondo voi perchè la gente di New Orleans si lamentava degli italiani? Perchè si comportavano bene? Erano educati? Si davano da fare? Oppure perchè erano disonesti, sporchi, violenti ecc? Non ho mai sentito nessuno lamentarsi di qualcuno troppo educato, mentre ho sentito gente onesta lamentarsi di gente disonesta….quindi se uno si lamenta spesso non lo fa perchè è razzista ma forse perchè in una situazione al limite non è così facile starci…altrimenti non lamentatevi dei politici, che fanno di male? Curano i loro interessi, non potete dargli torto se non sono i vostri…
Massimo: La distinzione deriva essenzialmente dal terribile momento in cui ci troviamo in Italia in questi ultimi tempi…..si sbarca e si entra da ogni possibile ingresso…… Come potremmo intervenire diversamente se non distinguendo e privilegiando chi ha piu’ disperato bisogno, soccorrendo chi scappa dalla morte e dalla distruzione. In Italia ci sono persone con gravissimi problemi economici e non parlo di chi non puo’ comprarsi un I-phone ma parlo di chi non ha una casa ed e’ costretto a vivere in macchina o peggio ancora per strada. Barbara: Riconosco che per molte nazionalita’ , come per gli africani, non esista la liberta’ di movimento e di viaggio, io pero’ sono stata accettata nel loro paese proprio come mio marito e’ stato accettato in Italia, in quanto coniugati… In tutta onesta’? Non possiamo lasciare entrare chiunque lo desideri e non dobbiamo lasciar fuori chi ha bisogno di aiuto…..credo che entrambe le posizioni abbiano le loro ragioni… La mia opinione vuole solo cercare un compromesso di convivenza che permetta sia di aiutare sia di non subire …..
Rispondo a Davide Tomba:la satira nasce da situazioni di fondo esistenti le necessitano di essere riconosciute e magari ridicolizzate x essere combattutee/corrette…se i POST era un giornale alla CHARLIE HEBDO ciò non vuol dire le non esistesse un diffuso sentimenti to anti italiano ,e non dolo in America( v. cartelli dei negozi in Francia dove si nega l’ingresso ai cani ed agli italiani..)..La verità e le il sentimento antistraniero è nel DNA di ogni popolo ,le tende sempre a chiudersi in sé stesso x preservarsi,a meno di acuti stimoli esterni le costringono alla’emigrazione:epidemie,guerre,colpi di stato,mutate e peggiorate condizioni economico/sociali…Il brutto è le nessuno ha memoria del proprio passato,x cui si riproducono gli stessi errori a ciclo continuo….
Complimenti per l’onestà intellettuale: il The Mascot (1882-1897) di New Orleans era un quotidiano satirico, dal toni fortemente provocatori. Non si tratta quindi di una vignetta come potrebbe essere quella del Corriere della Sera, ma è molto più simile a una vignetta di Charlie Hebdo. La tastiera usatela solo per cercare qualcosa di interessante su YouPorn, non per scrivere pseudo-articoli dal carattere storico, che è meglio.
Sono sposata con un ragazzo tunisino da 9 anni, per cui non sono razzista, mio nonno era uno di quei siciliani scappati in America a fine del 1800 per cercar fortuna, eppure credo che l’Italia non possa salvare da sola il mondo! Dovremmo ospitare ochi scappa da guerre e violenze e non tutti quelli che scappano in europa solo per permettersi una vita agiata e confortevole, spesso a discapito di italiani che soffrono gravissimi disagi economici e non vengono sostenuti in alcun modo dal loro paese. Facciamo delle differenze, aiutiamo chi ha davvero bisogno e organizziamoci a far rientrare nei loro paesi chi non e’ affatto disperato, ma approfitta semplicemente della situazione…… Vivo al confine con la Libia, nel sud della Tunisia, e so bene che molti tra quelli scappati da questi paesi sperano solo in una vita migliore. Non nego che qui ci siano problemi economici…ma in Italia si finisce per aiutare per lo piu’ zingari e immigrati trascurando i bisognosi italiani. Distinguiamo chi veramente ha bisogno della nostra accoglienza ed aiutiamo loro….non tutto il resto del mondo…. mentre l ‘ Europa se ne fotte dell’Italia e ci rispedisce in patria vagonate di immigrati…..
Quanto falso perbenismo che leggo nei commenti..
noi siamo stati un popolo di migranti e ora siamo razzisti con quelli che vengono in Italia …..non riesco proprio a capire…..dovremmo sapere molto su questo fenomeno, sentimenti , patimenti , invece no….solo razzismo!!!! Vergognatevi razzisti mi fate pena!!!
Come le vignette dello stato islamico per eliminare gli occidentali… tagliargli la testa o bruciarli? tranquilli la fase dell’occupazione è quasi terminata… tra poco si passa alla fase 3… eliminazione dell’infedele occidentale… ciao italioti.
Come le vignette dello stato islamico per eliminare gli occidentali… tagliargli la testa o bruciarli? tranquilli la fase dell’occupazione è quasi terminata… tra poco si passa alla fase 3… eliminazione dell’infedele occidentale… ciao italioti.
Taliani esportatori di cultura e civiltà…
Anche noi eravamo sulla stessa barca ma si fa presto a dimenticare.
Quche motivo ci sarà pur stato per arrivare a cosi “tanto razzismo” no?
Quando i “negri” eravamo noi.
Quando i “negri” eravamo noi.
Quando i “negri” eravamo noi.
Forse se ci fossimo estinti sarebbe stato meglio…
Tanto per ricordare che la xenofobia fa parte della natura umana, non è un’invenzione recente. Si può cercare di combatterla, ma c’è un limite a quello che una persona è disposta a sopportare da parte di chi non considera parte del proprio “gruppo”.
assolutamente d’accordo sulle premesse, ma è inesatto dire che nessuna delle persone uccise era legata al processo. 6 di loro erano invece stati processati anche se dichiarati non colpevoli.
si impara davvero poco dalla storia
tanto per
tanto per