Anno: 2015

#BringBack31Hazaras, l’Afghanistan chiede giustizia

#BringBack31Hazaras, l’Afghanistan chiede giustizia

È trascorso più di un mese da quando 31 passeggeri di etnia Hazara sono stati rapiti mentre viaggiavano da Kandahar a Kabul. Le loro famiglie stanno vivendo settimane di ansia e terrore all’idea di non poter più riabbracciare i loro cari. Tutti sanno che i responsabili sono come sempre i talebani anche se il governo dell’Afghanistan ha negato il loro coinvolgimento al fine di portare avanti i colloqui di pace con questi criminali. Il 25 Marzo alla Reuters lo stesso presidente Ashraf Ghani ha affermato di voler integrare membri dei talebani nel governo e di non saper più come chiedergli scusa…
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L’attacco di Garissa, un assist per nuove leggi draconiane

L’attacco di Garissa, un assist per nuove leggi draconiane

di Neil James Wilson, City University London Gli attacchi di al Shabaab al college dell'università di Garissa sono un triste promemoria dell'insicurezza estrema che il Kenya deve affrontare ogni giorno e degli alti rischi della sua lotta contro uno dei più letali gruppi terroristici del mondo. La strage segue un attacco via drone che ha ucciso Adan Garar, la "mente" del colpo al centro commerciale West Gate del 2013, che aveva indotto un certo numero di governi stranieri a sconsigliare viaggi nel paese dell'Africa orientale. Ma si apre un altro rischio. In passato, ad attacchi come quello di Garissa sono seguite repressioni drastiche nelle libertà civili dei keniani.…
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L’Isis a Yarmouk e la complicità delle sigle palestinesi

L’Isis a Yarmouk e la complicità delle sigle palestinesi

di Palestinian League for Human Rights/Syria La mattina del 1° aprile 2015 il campo di Yarmouk, nella periferia di Damasco, ha subìto un feroce attacco da parte dell'Isis. Le forze dello Stato Islamico hanno attaccato Yarmouk dai suoi confini a sud, vicino alla zona conosciuta come "Alhajar Alaswad". I suoi affiliati sono riusciti a controllare più zone del campo fino a quando un gruppo formato da abitanti di Yarmouk, l'Aknaf Beit Almaqudes, li ha affrontati fino a farli ritirare, restringendo le aree di controllo. Nel frattempo, l'Isis ha bersagliato il campo con colpi lanciati a caso, uccidendo Jamal Abu Khalifa, un media-attivista, e…
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Pena di morte nel 2014, l’infografica interattiva

Pena di morte nel 2014, l’infografica interattiva

Immaginate di essere imprigionati, in attesa di essere impiccati. Di sentire continuamente il rumore del ferro battuto dagli operai che preparano il patibolo destinato a voi. Selwyn Strachan, un ex prigioniero del braccio della morte di Grenada     Il rapporto di Amnesty International sulla pena di morte nel mondo nel 2014 rileva due fenomeni in potenziale contrasto. Da un lato, i paesi che hanno eseguito condanne a morte sono stati 22 - lo stesso numero del 2013. La pena capitale resta un’eccezione ed è concentrata fondamentalmente in Medio Oriente e Asia: Iran, Iraq e Arabia Saudita con il 72% delle esecuzioni totali. Se fossero noti i dati della…
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Essere gay in un campo profughi

Essere gay in un campo profughi

Sono 37 le nazioni africane che criminalizzano le relazioni omosessuali. Di queste, ben quattro consentono ancora la pena di morte nei confronti delle persone LGBTI. Attualmente solo una nazione africana garantisce la parità di diritti, il Sud Africa, dove però troppo spesso le leggi non vengono applicate. NIGERIA - Negli ultimi mesi la Nigeria, il Gambia e l'Uganda hanno inasprito le loro pene nei confronti delle persone LGBTI. La prima ha introdotto una legislazione anti-gay, il "Same-Sex-Marriage Prohibition Act",  allo scopo di impedire i matrimoni fra persone dello stesso sesso, una pratica quasi sconosciuta nel Paese, dove l'omosessualità è illegale. Il divieto del matrimonio fra…
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