Un fitto calendario di eventi previsti dal 29 al 31 luglio dà il via alla prima edizione di Gibellina PhotoRoad – Festival Internazionale di Fotografia Open Air che chiuderà il sipario il 31 agosto. Il Festival, ideato e diretto da Arianna Catania, è organizzato dalla Galleria X3 di Palermo e dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina.
Durante le tre giornate inaugurali la città di Gibellina aprirà ufficialmente le porte a fotografi, curatori, critici, photoeditor e a tutti gli appassionati di fotografia che potranno partecipare a talk, presentazioni, letture portfolio, workshop e visitare le 32 mostre in programma. Nelle stesse serate inoltre, sarà possibile assistere agli spettacoli della XXXV edizione delle Orestiadi, il festival di teatro contemporaneo che la Fondazione Orestiadi promuove dal 1981.
Tema di questa prima edizione di Gibellina PhotoRoad è il “disordine”, concetto sviscerato come movimento continuo, non lineare, che si oppone all’ordine statico, producendo connessioni inedite in cui fioriscono arti, avanguardie, rivoluzioni. Gibellina – città insolita e unica, nata dal caos di un terremoto – si inserisce perfettamente in questo meccanismo riuscendo a far dialogare sapientemente le sue architetture e il suo spazio pubblico con i progetti ospitati.
TALK L’inaugurazione ufficiale della manifestazione è fissata venerdì 29 luglio alle ore 18.00 nella Terrazza degli Ulivi del Baglio Di Stefano. Prenderanno parte alla cerimonia d’apertura Calogero Pumilia (Presidente della Fondazioni Orestiadi), Marida Faldetta (Presidente della Galleria X3), Salvatore Sutera (Sindaco di Gibellina) e Arianna Catania (Direttore artistico di Gibellina PhotoRoad).
Al brindisi inaugurale seguirà il talk “Gibellina, l’utopia concreta. Quando la fotografia fa storia” con Arianna Catania e Francesca Corrao (Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Orestiadi). Partendo dalla tragica notte del 15 gennaio 1968 quando un violento terremoto segnò per sempre le sorti della città, si arriverà a tracciare il nuovo profilo di Gibellina la cui storia ha continuato a vivere, non solo nella memoria degli abitanti, ma anche nelle immagini che ne hanno documentato la ricostruzione, dalla fine degli anni ’70 ad oggi.
La serata proseguirà con l’inaugurazione di un’altra sede. Dopo il Baglio Di Stefano sarà aperto Palazzo Di Lorenzo che alle 22.30 ospiterà il talk “Corpi e architetture nello spazio urbano” con la fotografa Valérie Jouve, Emilia Valenza (Co-direttore artistico di Gibellina PhotoRoad) e l’antropologo Franco La Cecla. Un’occasione di confronto e approfondimento sul tema dell’identità dei luoghi, frutto della speciale alchimia che si crea tra gli esseri viventi e lo spazio che abitano.
A conclusione della prima serata a Palazzo di Lorenzo ci saranno le proiezioni di Phototales, un progetto ideato e curato da Sarah Carlet e Arianna Catania.
Anche la seconda giornata prevede un’agenda serrata di appuntamenti. Il pomeriggio del 30 luglio ha inizio alle 16.30 con il talk “Luoghi senza identità: come la fotografia racconta i mutamenti” in presenza dei fotografi Andrea e Magda. A moderare l’incontro che si terrà presso la sala conferenze del Baglio Di Stefano, sarà Enzo Fiammetta, direttore del Museo delle Trame Mediterranee.
Subito dopo, alle 17.30, segue il talk “Il web come risorsa per la produzione creativa” con il fotografo Alessandro Calabrese Mirjam Kooiman, curatrice del FOAM. Al centro del dibattito ci sarà il mondo virtuale, quindi il web come inesauribile fonte di ispirazione che, con il proliferarsi di informazioni, influenza i processi creativi.
Da un argomento estremamente attuale si passerà ad una tematica altrettanto calda. Dal Baglio Di Stefano alle 19.30 ci si sposterà al Palazzo Di Lorenzo, dove ad attendere il pubblico ci saranno il fotografo Giulio Piscitelli, la photo editor Renata Ferri e il giornalista e scrittore Davide Camarrone, protagonisti del talk dal titolo “Fotogiornalismo e immigrazione”. Si parlerà di Mediterraneo e di come questo mare nel corso dei secoli abbia mutato la sua fisionomia fino a diventare teatro di atroci sofferenze. Un dibattito che spazierà dalla politica ai media e a come la fotografia affronta oggi questa tematica critica.
La scaletta procede con un altro talk fissato per le 22.30. Il titolo è “Catastrofi e ricostruzione. Per una nuova indagine sul paesaggio”. Con Olivo Barbieri e Arianna Catania si parlerà di quei disastri naturali e umani che modificano irrimediabilmente la fisionomia del paesaggio e i cui cambiamenti si ripercuotono sul sistema socio-culturale. Sarà presentato in anteprima il catalogo Italian quakes Gibellina and other diseases di Olivo Barbieri edito da Danilo Montanari.
La seconda giornata d’apertura si conclude a mezzanotte con l’inaugurazione di Planet A, progetto di video-mapping curato da Danilo Torre che illuminerà la Chiesa Madre di Ludovico Quaroni, utilizzando immagini provenenti dallo spazio: uno spettacolo suggestivo che susciterà “sensazioni cosmiche” nello spettatore.
La terza e ultima giornata di vernissage, il 31 luglio, si apre alle 16.30 con la visita guidata alla Collezione d’arte contemporanea della Fondazione Orestiadi con Enzo Fiammetta e i fotografi Dario Coletti, Emma Wieslander e Turiana Ferrara.
Alle 18.00 i riflettori saranno puntati sul Sistema delle Piazze progettato dagli architetti Franco Purini e Laura Thermes. Qui la giuria presieduta da Arianna Catania, Renata Ferri, Mirjam Kooiman, Paola Paleari, Niccolò Fano e Enzo Fiammetta premierà i Rumore Pair, vincitori della Call for an open air exhibition con il progetto “Creations”. Un’indagine sulla Materia e sull’origine della vita sulla Terra che parte dalla pietra, vista come “fossile di memoria” e dal caos, quel disordine che è fonte di un nuovo equilibrio, dinamico, e per questa ragione vitale.
Alle 19.00 l’appuntamento è al Palazzo Di Lorenzo con il talk “Il ritratto è il tuo specchio. Sei tu. La rappresentazione del sé nell’era dei social network”. A moderare l’incontro saranno Paola Paleari, vice- direttore di YET magazine e Massimo Mastrorillo (D.O.O.R.) che dialogheranno con la fotografa olandese Anouk Kruithof. Ancora una volta sarà il mirabolante mondo virtuale protagonista della scena.
Alle 20.30 segue l’ultimo incontro prima della festa finale. Il talk “Narrare con la luce: il disordine della visione” ha come ospiti il fotografo Sarker Protick e il direttore di Matèria Gallery, Niccolò Fano. Si parlerà di luce come punto di partenza per comprendere le proprie origini: la luce e il movimento stravolgono le cose, danno loro una nuova forma, cambiando la percezione della realtà; questa ricerca sensoriale, aleatoria e spontanea, è la strada per indagare il nostro mondo “disordinato” – interiore ed esteriore.
PRESENTAZIONI In aggiunta ai numerosi appuntamenti ci sono tre presentazioni ospitate dal Moma Cafè. Il 30 luglio alle 20.00 sarà presentato il bimestrale L’Insonne. Un periodico che non parla d’arte ma prova a fare arte, caratterizzato dalla molteplicità dei linguaggi espressivi adottati e dal formato, che rievoca quello di una mappa. A seguire ci sarà la presentazione de Il Cerchio dell’Immagine, un’associazione di promozione sociale ideatrice della prima scuola di fotografia della Calabria. Il 31 luglio il Moma si trasformerà in una sala proiezioni in cui verranno mostrati gli scatti vincitori del contest #gibellinadisorder lanciato in collaborazione con l’Huffington Post.
Durante le tre giornate di inaugurazione il collettivo Sundays Storytelling con la performance Polastoria scatterà tra i visitatori dei ritratti estemporanei in polaroid, su cui verrà scritta una breve storia, da portare a casa.
LETTURE PORTFOLIO Ma il programma non si esaurisce con le mostre da visitare, i talk e le presentazioni da seguire. Ci sarà infatti la possibilità di far leggere il proprio portfolio a photo editor, curatori, giornalisti, critici. Sarà assegnato il premio “Miglior Portfolio – Gibellina PhotoRoad 2016” e il lavoro sarà esposto nella prossima edizione del Festival.
Leggeranno i portfolio Renata Ferri, Emilio D’Itri, Chiara Oggioni, Tiepolo, Mirjam Kooiman, Sarker Protick, Sarah Carlet, Alessandro Calabrese, Niccolò Fano, Ennio Pellicanò.
WORKSHOP Coloro i quali hanno voglia di approfondire alcune tematiche e di confrontarsi con professionisti del settore potranno scegliere di partecipare ad uno dei workshop proposti. Due sono organizzati in collaborazione con la factory romana D.O.O.R.: “Experience your book – Il libro fotografico come punto di partenza di infinite possibilità”, tenuto dall’artista olandese Anouk Kruithof, co-fondatrice e direttore artistico dell’Anamorphosis Prize, e “Divergent visions” diretto da Massimo Mastrorillo.
A questi si aggiungono il workshop con Maria Vittoria Trovato “Spazio/Comunità” e “Luoghi di conflitto” con Andrea e Magda, dedicati agli studenti delle Accademie di Belle Arti. I bambini invece potranno partecipare a SuperFotoColla, il laboratorio fotografico e creativo ideato da Minimum, uno spazio palermitano dedicato alla fotografia.
URBAN LAYERS All’interno della prima edizione di Gibellina Photoroad saranno presentati i lavori degli artisti Federica Bardelli & Alex Piacentini (IT), Claudio Beorchia (IT), Angélica Dass (BR/ES), Simone Sapienza (IT), Zamir Suleymanov (AZ) and Stratis Vogiatzis (GR) realizzati in residenza a Gibellina per il progetto Urban Layers – New Paths in Photography promosso dall’Università del Salento, Lecce (I), Project Leader, Fondazione Orestiadi, Gibellina, Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo – Milano (I), Arte Contemporanea GACMA SL, Malaga (E), Museum of Photography Thessaloniki, Thessaloniki (GR), Istituto di Culture Mediterranee, Lecce in collaborazione con Positivo Diretto (I). La presenza di Urban Layers a Gibellina Photoroad si completa con un’opera dell’artista albanese Adrian Paci, testimonial del progetto.
Gibellina PhotoRoad è parte di Obiettivo Creativo: giovani talenti a Gibellina, città della fotografia, un progetto cofinanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Parte fondante del progetto sono i laboratori rivolti a 60 studenti dai 14 ai 25 – 30 anni di Palermo (nella sede della Galleria x3) e 30 del Belice (nella sede del Baglio di Stefano), della durata di 6 mesi, tenuti da fotografi under 35. Un laboratorio permanente (camera oscura, sala posa, sala computer) è stato realizzato a Gibellina e sarà uno spazio aperto, fruibile nel tempo per il territorio attrezzato di strumenti necessari per approfondire e sperimentare le diverse tecniche e linguaggi fotografici.
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