Questa comunità nella Sierra Leone orientale ha lavorato sodo per costruire una nuova scuola per ragazze. La devastante intrusione del virus Ebola ha temporaneamente interrotto i lavori, ma non è riuscita a piegare lo spirito del popolo di Kenema
Peter Dibdin ha viaggiato in Sierra Leone nel 2014 per fotografare un progetto di Orkidstudio, che stava costruendo una nuova scuola per ragazze emarginate gestita dalla Swawou School Foundation. Lì il fotografo britannico ha ritratto la comunità coinvolta nella costruzione, dagli studenti a scuola fino ai muratori, cogliendo il duro lavoro e l’entusiasmo della popolazione locale. Poco dopo la visita di Peter, la città di Kenema è stata devastata dalla diffusione del virus Ebola. Nella primavera 2016, i suoi amici in Sierra Leone hanno chiesto a Peter di tornare e mostrare al mondo l’impatto che la pandemia ha avuto sulla Regione.
La Swawou School
La Swawou Layout Community Primary School for Girls è una scuola che fornisce istruzione gratuita e di alta qualità alle ragazze svantaggiate della comunità locale di Swawou Layout a Kenema, Sierra Leone orientale. Fondata nel 2010, l’istituto lavora per abbattere le barriere che impediscono alle ragazze di ottenere educazione primaria di qualità – dalle rette scolastiche al sovraffollamento delle aule – e per promuovere attivamente un ambiente educativo che sia sano e stimolante, in cui le studentesse hanno l’opportunità di conoscere se stesse ed eccellere. La scuola fornisce a tutte le studentesse uniformi, libri, penne, materiali vari e – soprattutto – un pasto al giorno preparato dai cuochi della scuola stessa. È l’unico istituto scolastico nell’area ad avere un Ufficio Diritti dell’Infanzia, che ha l’incarico di perseguire il benessere delle ragazze sia dentro che all’infuori delle aule di scuola.
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La storia di Peter
Nel 2014 è andato in Sierra Leone per fotografare la costruzione di una nuova scuola a Kenema. Il progetto, condotto da James Mitchell, mirava a realizzare nuove strutture per la Swawou School for Girls, che dà istruzione gratuita e di alta qualità alle ragazze povere della città di Kenema. All’epoca Swawou si trovava in una capanna sgangherata fatta di bastoni, pareti realizzate con palme intrecciate e un telone come tetto. Quando pioveva… la lezione era finita. La comunità ha chiesto a Orkidstudio di costruire un nuovo edificio con 6 aule scolastiche e una cucina. In poche parole un luogo più fresco, sicuro e stimolante dove imparare.
Peter è stato quindi incaricato di realizzare una serie di ritratti delle persone coinvolte nella scuola e nella sua costruzione, per mostrare la grandezza delle persone coinvolte nel progetto e che sarebbero state da esso toccate, in qualche modo. Ne è venuta fuori un’interessante raccolta di storie che ha mostrato l’ottimismo di una comunità assetata di futuro.
Quattro giorni dopo la partenza di Peter, il virus Ebola ha colpito Kenema. L’evoluzione della crisi e la lentissima risposta della comunità internazionale hanno dato alle foto un nuovo significato. Quelle ritratte erano le persone che la televisione e l’informazione mainstream non riusciva a mostrare.
“A Kenema le persone vivono quasi tutte in piccoli edifici, dove spesso sono ammassate quattro o cinque famiglie. Famiglie intere che vivono in uno spazio grande a malapena quanto il mio piccolo monolocale a Edimburgo. Come fa il governo a pensare che in posti come quelli si possa contenere il virus mettendo le persone in una sorta di quarantena? Non riuscivo a smettere di pensare alla paura che i miei amici in Sierra Leone stavano provando. Mi sono sentito impotente”.
A causa di Ebola, il lavoro sulla scuola è dovuto essere interrotto. I team di Orkidstudio e della Swawou hanno deciso di usare quel momento di pausa forzata per tornare nel Regno Unito e raccogliere ancora più fondi, fondamentali per il progetto.
Nel gennaio 2016 Orkidstudio è stata finalmente in grado di tornare a Kenema per completare la scuola. E ad aprile è tornato anche Peter.
“Non solo ho potuto immortalare il primo giorno di scuola delle ragazze nel nuovo edificio, ma ho realizzato altri ritratti della comunità e fatto alcune interviste. Volevo scoprire come le cose fossero cambiate in seguito a quell’anno e mezzo di devastazione totale. Ciò che mi ha colpito nella mia seconda visita è che, nonostante quella tragica serie di eventi, la comunità aveva mantenuto tutto il suo ottimismo”.
Da quei viaggi ne è uscito un libro, che è in via di pubblicazione: “Kenema”, ovvero la vita della città prima e dopo Ebola. 72 fotografie mozzafiato con alcune interviste e saggi selezionati. Potete pre-ordinare una copia cliccando QUI. I proventi della vendita dei libri saranno destinati interamente alla Swawou School for Girls.
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