‘Oltre la finestra’, un corto sulla violenza verso le donne

Un anno fa Liliana Mimou, una 27enne di Limbiate, in Brianza, veniva strangolata in automobile dall’ex fidanzato Davide Perseo, 26 anni, con un elastico per portacchi.

A Liliana è dedicato il cortometraggio “Oltre la finestra”, un lavoro dell’attore e regista Francesco Testi a sostegno della campagna contro la violenza sulle donne lanciata da “Senza veli sulla lingua”, associazione no-profit.

Il cortometraggio, che si ispira a una storia vera e ha il patrocinio di Amnesty International Italia, racconta il dramma e la profonda angoscia di una donna (interpretata dall’attrice spagnola Lola Manzano) che subisce in silenzio la violenza fisica e psicologica del proprio compagno, ma che non riesce a ribellarsi al suo aguzzino.

La protagonista, schiacciata da un forte senso di colpa, non ha la forza di denunciare alle autorità il suo maltrattatore e di conseguenza non riesce a cambiare il suo destino. “Oltre la finestra” vuole essere un monito per tutte le donne vittime di violenza che non hanno il coraggio di denunciare chi fa loro del male. Francesco Testi, inoltre, sostiene anche la richiesta portata avanti da “Senza veli sulla lingua” affinché vengano inasprite le pene per chi maltratta le donne.

“L’inasprimento delle pene per chi commette violenza è un passo fondamentale nella lotta a questa piaga sociale. Lo scopo del mio cortometraggio è quello di dare una scossa al nostro governo affinché si adoperi in tal senso”, ha detto Testi.

Il caso di Liliana Mimou è stato preso in carico dall’associazione “Senza veli sulla lingua” e seguito dall’avvocato Alessia Sorgato. La madre e la sorella della vittima hanno partecipato alla presentazione del film, che si è tenuta a Milano lo scorso 10 aprile.

L’associazione “Senza veli sulla lingua”, fondata quattro anni fa dall’avvocato anglo-italo-yemenita Ebla Ahmed, insieme ad altri tre soci fondatori, offre assistenza medico-legale alle vittime di violenza di genere. Le persone che chiedono aiuto a “Senza veli sulla lingua” possono contare su un team di legali altamente qualificati, oltre a commercialisti, psicologi, counselor e mediatori culturali. L’associazione si prende cura delle donne in difficoltà e attualmente conta di sei sportelli in diverse città italiane: due a Milano e gli altri a Roma, Rimini, Prato e Varedo, in Brianza. Per informazioni: http://www.senzavelisullalingua.com.


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