“La prima volta che ho incontrato Obaida Hanteer, nel 2015, ho capito subito che sarebbe stato un incontro speciale”, racconta il regista Leonardo Cinieri Lombroso. Grazie ad una borsa di studio, nel 2013 Obaida era riuscito ad uscire in maniera rocambolesca dalla Siria, determinato a diventare un ingegnere senza però abbandonare il grande sogno nel cassetto di cantare davanti ad un pubblico.
“Nel corso di quell’anno, ci siamo conosciuti e abbiamo fatto lunghe chiacchierate insieme. Lui mi raccontava della sua vita, di com’era riuscito ad arrivare in Italia, superando i controlli dell’esercito e attraversando il deserto. Ero stupefatto dalla sua tenacia e non avrei mai smesso di ascoltare le sue storie. D’altra parte, anche lui era curioso di conoscermi e di sapere di più sulla mia vita: mi chiedeva in cosa credevo, se pregavo e se avevo una religione”.
Da questo incontro è nato per ora un documentario breve “OBAIDA” che è in competizione nel più importante canale televisivo nel mondo arabo MBC nel programma Qomarh. Nel 2018 sarà pronto il film documentario. La Storia segue la vita di Obaida arrivato a Roma e ora studente universitario in ingegneria informatica (iscritto alla Sapienza di Roma) in un paese straniero e, attraverso l’uso di flashback ricreati da tecniche d’animazione, racconterà la sua infanzia, la famiglia e altre tappe della sua esistenza, prima e dopo la guerra. “Credo davvero che Obaida sia un simbolo della storia siriana contemporanea, una delle più importanti che la storia dell’uomo abbia mai conosciuto”.
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