"Essere omosessuale è innaturale e non un diritto umano". Non lascia spazio a interpretazioni il presidente ugandese Yoweri Museveni all'indomani della firma del controverso provvedimento anti-gay, definendo - in un'intervista alla CNN - l'omosessualità "una questione di scelta" e gli omosessuali "persone disgustose". La nuova legge prevede una pena di 14 anni di carcere per le persone condannate per la prima volta e l’ergastolo per la cosiddetta "omosessualità aggravata". La caccia alle streghe è appena iniziata. Il quotidiano ugandese Red Pepper ha pubblicato nomi - e in alcuni casi anche fotografie - di 200 omosessuali del paese africano, titolando "Scoperti!" l'infausta lista nera. "Un tragico giorno per l'Uganda e per chi ha a cuore la causa dei diritti umani", così il Segretario di Stato Usa John Kerry ha commentato la legge omofoba. "Ora che questa legge è…
Decine di attivisti con i volti coperti da maschere rainbow hanno manifestato ieri davanti alla sede dell'Alta commissione dell'Uganda contro il ddl omofobo. Lo scorso 20 dicembre 2013 il Parlamento dell’Uganda ha approvato in modo illegale (senza il quorum necessario e senza preventiva iscrizione nell’ordine del giorno dei lavori parlamentari) un decreto che criminalizza ulteriormente l’omosessualità nel Paese, prevedendo persino la pena di morte. Il Presidente Museweni, al potere da 26 anni, qualche settimana fa ha dichiarato che non firmerà tale decreto. Ma la comunità LGBT sottolinea che l’iter legislativo può procedere anche senza firma del Presidente. Per questa ragione è stata indetta una giornata di mobilitazione per il 10 febbraio, chiamando all’appello la comunità internazionale. Nel decreto in questione, tra i tanti articoli che discriminano pesantemente gay e lesbiche prevedendo…
La Russia non è un paese per gay. Da pochi giorni infatti, è stata varata la legge che vieta a livello nazionale la propaganda omosessuale (nel dicembre dello scorso anno l'omofobia era diventata legge in nove regioni). Con questa nuova legge, votata a maggioranza quasi assoluta dal Parlamento russo, da oggi sarà reato parlare in pubblico di diritti, amori e qualunque cosa sia inerente al mondo gay. Cosa di preciso possa rientrare nel termine di “propaganda” usato nella definizione della nuova norma è volutamente vago. Spetterà al giudice decidere se e come punire chi compie il reato con multe fino a quindici mila euro. Nel mirino ovviamente, artisti, attori, cittadini, contestatori. Tutti quelli che esprimono una sensibilità alla questione omosessuale. Di conseguenza basta concerti, eventi, manifestazioni. A contestare questa legge, che tanto…
Il Comune di Milano ha istituito un indirizzo mail per segnalare casi di omofobia, attivo dall'11 gennaio 2013. Se sei testimone di emarginazioni, violenze o discriminazioni, puoi dare un contributo importante per combattere il fenomeno. Manda una mail a antidiscriminazione@comune.milano.it . “Dopo anni di inaccettabile silenzio istituzionale – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – Milano è tornata a essere città laboratorio dei diritti civili e punto di riferimento per la lotta alla discriminazione di genere. Come istituzioni e come rappresentanti dei cittadini abbiamo il compito di condannare e osteggiare qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dell’altro da sé, difendendo il diritto di ognuno a non nascondere il proprio orientamento sessuale. Il nostro obiettivo è questo, insieme alla realizzazione di atti concreti che affermino questo diritto nella nostra città e nel…
In Russia è stata istituzionalizzata l’omofobia. Con l’entrata in vigore di una legge che vieta la “propaganda gay” in nove regioni, la cosiddetta “omofobia di Stato” è ormai ufficiale: è proibito parlare dei temi legati all’omosessualità in pubblico, entro i confini dei Paesi che cotituiscono la grande federazione sovietica. Il governo dà una lettura positiva della nuova normativa in materia di omofobia: sarebbe necessaria per garantire la “difesa dei minori”. C’è grande attesa, inoltre, per la data del 19 dicembre, giorno in cui il parlamento dovrà decidere se rendere nazionale la legge che proibisce la “propaganda omosessuale”. Questa svolta reazionaria nella Russia di Putin giunge a vent’anni esatti dal giorno in cui l’omosessualità venne cancellata dall’elenco dei reati penali. E se durante il regime comunista vivere i sentimenti gay poteva…